Poca esperienza? Sì, in panchina

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Corriere della Sera

Può darsi che il ricorso a giustificazioni sorprendenti, del tipo «martedì all' Emirates c' erano troppi giocatori senza esperienza», avesse lo scopo di minimizzare la botta, ma resta il fatto che il solo a non essersi reso conto del danno di immagine e dei contraccolpi psicologici della batosta (con annessa qualificazione) rimediata contro l' Arsenal sembra essere Massimiliano Allegri. E per farglielo capire Zlatan Ibrahimovic ha reagito alla sua maniera: istintivo, ruvido, abrasivo. Al di là di valutazioni che il campo ha sonoramente bocciato (formazione velleitaria: sarebbe stato sufficiente puntare su Bonera al posto di El Shaarawy), quella che il tecnico campione d' Italia ha trasmesso, ai suoi giocatori e alla repubblica rossonera tout court, è stata una sensazione di superficialità. Scommettere in una serata da prendere comunque con le molle su Mesbah e su El Shaarawy, prima assoluta in Champions per loro, tenersi due portieri in panchina rinunciando a un giovane centrocampista di ruolo (ma allora perché portare in gita sociale i talentini della squadra Primavera? Tanto varrebbe lasciarli a casa senza fargli perdere la scuola) significa ignorare la psicologia degli inglesi, non conoscere la chimica dei loro stadi. Evidentemente all' Emirates, tra i rossoneri senza esperienza internazionale, c' era pure Allegri. RIPRODUZIONE RISERVATA

Costa Alberto

Pagina 59
(9 marzo 2012) - Corriere della Sera

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