La psicologia del ritratto tra istinto e ragione

Un workshop sui meccanismi del rapporto tra fotografo e modella, per raggiungere quella consapevolezza che ci permette di ricostruire step by step ciò che spesso facciamo in automatico (istinto), per renderlo apprendibile, gestibile, modificabile (ragione).

Nella ritrattistica, la differenza tra una foto bella ma asettica e uno scatto coinvolgente, rivelatore sia dell’anima del soggetto sia dell’interpretazione che ne dà il fotografo, dipende anche se non soprattutto dal rapporto che siamo in grado di instaurare con la persona che fotografiamo. Sono molteplici le variabili che si innescano in fase di ripresa, quasi tutte prevalentemente psicologiche. Diamo per scontato che luci, allestimento set, abiti, trucco e ripresa siano correttamente gestiti, e chiediamoci: siamo in grado di riconoscere, codificare e padroneggiare queste variabili?

Immaginiamo per un momento la situazione più frequente nei workshop di fotografia in studio: un set, una modella quasi sempre professionista, il tutor e i partecipanti, spesso fotoamatori con nessuna o scarse esperienze di shooting su un set. Il tutor, in base al tema del workshop, darà indicazioni sul settaggio delle fotocamere e delle luci per poi iniziare la sessione, chiedendo alla modella di assumere varie pose a seconda del taglio voluto.

I partecipanti tenderanno istintivamente a osservare il soggetto nella sua globalità facendosi influenzare, molto spesso, soprattutto dall’avvenenza della modella. Per finire, la modella, se professionista, faciliterà il lavoro in fase di ripresa, assumendo pose efficaci per un certo tipo di risultato, magari nascondendo quei lati di sé che sa essere poco fotogenici.

Non vi è nulla di poco corretto in questo schema: istinto e ragione sono armonicamente mixati, tuttavia manca quasi sempre quella consapevolezza che ci permette di ricostruire step by step quello che, spesso, facciamo in automatico (istinto) per renderlo apprendibile, gestibile, modificabile (ragione).

LA NOSTRA PROPOSTA
Nel nostro workshop proveremo ad andare oltre, lasciando inizialmente campo libero all’istinto sia dei partecipanti sia della modella per poi ricostruire i passaggi che ci hanno portato a un certo tipo di risultato, provando a codificare ciò che abbiamo fatto e perché.
Esamineremo non tanto e non solo il “perché sì” una foto è d’impatto, quanto il “perché no”, cioè cosa c’è di poco efficace in determinati scatti, con approccio alla “sbagliando s’impara”, partendo dall’esame di alcuni scatti dei partecipanti tra una sessione e l’altra.

Abbiamo scelto Lara, una modella non professionista ma con alcune esperienze di shooting in studio. Le abbiamo chiesto di esprimere tre desideri su come le piacerebbe essere ritratta, con quali abiti e con che trucco, con lo scopo di metterla in differenti condizioni psicologiche di fronte alla fotocamera. Il workshop si svolgerà in interni (studio) e in esterni (giardino privato recintato), con luce mista.

Data: domenica 17 giugno 2012
Ore: 10-17.30
Location: Studio N° 21, www.numero21.it – Via Milano, 21, Legnano (MI)

Tutor
Claudia Rocchini, fotogiornalista FOTOGRAFIA REFLEX
Max Bertoli, Nps Nikon

Stylist: Monia Pedretti

Mua: Marta Vetere

Media sponsor
FOTOGRAFIA REFLEX

Sponsor tecnici
Nikon, Manfrotto, Manfrotto School Of Xcellence

Ai partecipanti verranno consegnati gadget

PROGRAMMA COMPLETO: www.claudiarocchini.it/blog/la-psicologi...a-istinto-e-ragione/

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