Vincenzo Visco: "Evasione? Governo Monti come quello Berlusconi"

Vincenzo Visco (Foto Lapresse)

ROMA – Dopo gli ultimi e clamorosi blitz della Finanza, l’ex ministro Vincenzo Visco ha un dubbio: ”Nella psicologia degli italiani alla fine l’evasione è  introiettata, giustificabile e magari giustificata, tanto che c’è bisogno di grandi manifestazioni di indignazione, con tutti che si stracciano le vesti, per poi convincersi che alla fine nulla cambia, che il problema è irrisolvibile”.Visco, intervistato dall’Unità, sottolinea ”i costi” in termini di consenso della lotta all’evasione fiscale e non crede che ”questo governo sia così diverso da quello precedente”.

Visco sottolinea che da indagini e studi di settore andrebbero tirati fuori ”più dati”, ma prima di tutto ”bisogna essere consapevoli che la lotta all’evasione è una cosa seria, di lungo periodo, che si fa con la buona amministrazione e le buone norme. E soprattutto con un grande accordo politico, perché combattendo l’infedeltà si hanno contraccolpi politici”. ”Si deve decidere – prosegue a proposito del governo Monti – se davvero si vuole mettere in campo una strategia d’attacco, o se si vuole continuare con i redditometri, una forma sotterranea di forfettizzazione. Quanto ai blitz, fanno parte di un apparato dimostrativo, contro cui non ho nulla a parte il fatto che non sono decisivi. Mi pare – precisa – che oggi si continuino a confondere le persone. Come quel dato dei 12-15 miliardi già recuperati” e che non sono altro che ”il frutto dell’azione ordinaria dell’amministrazione”.

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