Uragano Sandy e altri eventi imprevedibili: come riprendere il controllo?

L’uragano Sandy, che si è abbattuto con forza devastante su sette Stati Americani, sta allentando la morsa sul nord-est USA in queste ore, dirigendosi verso il Canada. Centinaia le vittime e non ancora quantificati gli ingenti danni economici di quella che è stata giudicata una delle tempeste tropicali più violente della storia americana.

Un accadimento la cui ferocia si manifesta anche dal punto di vista mediatico con video e immagini, fotogrammi tanto più sconvolgenti se si considera l’impotenza delle popolazioni colpite ad opporsi al 'naturale' corso degli eventi.

Nubifragi, frane, terremoti, stragi sono avvenimenti di distruzione e di morte, che hanno conseguenze impattanti sul benessere psicofisico della collettività e inducono un senso di vulnerabilità, pessimismo e sfiducia. Sentimenti che spesso in chi ne fa esperienza sfociano nella cosiddetta sindrome da stress post traumatico e, in chi assiste da spettatore prossimo, nella compassion fatigue (stanchezza della compassione) una reazione che, dicono gli esperti che hanno condotto ricerche in questo campo, vede lo stato emotivo alterato a causa di una anomala produzione da parte dell’amigdala di ormoni legati alla risposta allo stress e alla paura.

La Dott.ssa Magda Osman, docente di Psicologia presso la Queen Mary University di Londra, in occasione di un’altra recente catastrofe naturale - il terribile terremoto in Giappone del marzo 2011, ha affermato che “il nostro senso di controllo sulla realtà è come una forza motrice di adattamento che ci aiuta a rimanere motivati. Quando accadono terribili eventi imprevedibili sentiamo di perdere la capacità di controllo e questo ci porta a perdere la fiducia in noi stessi” ma “dopo un disastro c’è una risposta immediata in cui le persone prendono il controllo della situazione per valutare e reagire alla devastazione che vedono intorno a loro”.

Ma come riprendere il controllo dopo un avvenimento imprevedibile?

Quando possibile, ritornare alle routine familiari oppure svilupparne di nuove: la regolarità contribuisce a ristabilire l’ordine delle cose, e la prevedibilità che è un presupposto della controllabilità aiuta a sentirsi meno impotenti, precari o in balia di forze ingovernabili.