Università di Chieti, gruppi anti-terroni su Facebook: “Accogliamo gli …

Gabriele d'Annunzio

“Psicologia a Chieti ancora a numero aperto per accogliere immigrati terroni”. All’Università Gabriele D’Annunzio di Chieti è polemica dopo la nascita su Facebook di gruppi anti-terroni. La notizia è stata ripresa anche ieri dagli stessi giornali locali abruzzesi, che riprendono le discussioni tra i ragazzi.

Nel sottotitolo della pagina si legge “Com’è bello ostentare orgoglio terrone arricchendo università del nord coi soldi di mamma e papà. Ammettetelo che fuggite dalla vostra terra disagiata”. Per il momento i mi piace sono pochi (non superano i cento ndr), mentre al contrario si fanno spazio i commenti negativi dei ragazzi.

“Purtroppo sì, ho letto più volte post pubblicati dal quel gruppo che mi hanno lasciata senza parole – ha raccontato a CorriereUniv Martina, studentessa napoletana iscritta all’Università di Chieti -. Meridionali che chiamano terroni altri meridionali, abruzzesi che simpatizzano per la Lega, ma stiamo scherzando?

All’inizio m’innervosivo e segnalavo più volte, soprattutto post in cui parlavano addirittura di un’incapacità nel parlare dei ” terroni “che invadevano il loro territorio. Poi sono arrivata alle mie conclusioni e ho smesso di prendere la questione così sul serio Senza tutti i ragazzi meridionali e gli studenti fuorisede molti corsi non avrebbero modo di esistere, e lo stesso villaggio universitario non ci sarebbe, senza scordare tutti quegli studenti che incrementano in modo sostanziale la loro economia.

Dopo queste considerazioni chi prenderebbe più questo individuo e la sua pagina sul serio? C’è solo da farsi una grassa risata e sperare che un giorno qualche buon’anima gli faccia una lezione di storia e geografia”.

L’amministratore stesso della pagina sembra prendere alla leggera i contenuti inseriti, pregando gli utenti di non segnalare in alcun modo la situazione. Ieri sera, però, qualcuno lo ha fatto, prendendosi la  pronta risposta dell’amministratore: “Sei fortunato che non ti conosco, ma prima o poi verrò a trovarti”. Che dire, sarà stato qualche “terrone” stanco di essere preso in giro.

RN

28 marzo 2013

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