Università, al via i test d’accesso costano fino a 120 euro a studente

IL CASO

Si comincia lunedì con Psicologia. Il giorno dopo Medicina, come stabilito dal calendario unico nazionale stilato dal Miur. La più cara è Tor Vergata con i 70 euro per accedere a molti corsi, la più economica Roma 3

di VIOLA GIANNOLI

Università, al via i test d'accesso costano fino a 120 euro a studente

Pronti, partenza, via. Sta per iniziare la grande corsa dei neo diplomati a caccia di un posto nelle università della capitale. E, di conseguenza, la lotteria dei test d'ingresso: un imbuto che screma gli iscritti contro cui si scagliano gli studenti, da sempre preoccupati dalle domande di settore e di cultura generale (famoso il caso del quiz sui gusti della grattachecca della "Sora Lella", capitato lo scorso anno alle matricole delle Professioni sanitarie) e ostili alla selezione.
 
Ma non solo. Perché dietro ai test, come ricorda anche il sindacato universitario Link, c'è anche un giro di affari vero e proprio. Un business che inizia dai corsi di preparazione privati e che prosegue al momento dell'iscrizione al bando di immatricolazione.
Il tentativo più costoso è quello per i quiz di Medicina in lingua inglese, per i quale le famiglie sborsano 120 euro a studente, come stabilito dal ministero dell'Istruzione. Sia alla Sapienza che a Tor Vergata, il corso ha fatto registrare un boom di iscritti: 1042 per 33 posti nel primo ateneo capitolino, 228 per 20 posti alla Romanina. 
 
Tra i tre atenei principali della capitale, è proprio Tor Vergata a guidare la classifica dei costi con i 70 euro necessari per le prove delle lauree a ciclo unico e quelle di Medicina, Farmacia e Professioni sanitarie, i 50 euro delle triennali a numero chiuso e i 20 o 30 euro delle lauree aperte. I ragazzi con disabilità possono invece sostenere le prove d'accesso gratuitamente. "Abbiamo chiesto più volte che il deterrente "test costoso" venisse abolito o rimborsato, poiché all'ateneo i quiz non costano nulla visto che si utilizza il personale interno e vengono fatti sui pc dell'università  -  spiega Diego Ciarafoni, iscritto al secondo ateneo  -  Ma l'università ha scelto di praticare lo "sconto" solo sui quiz non vincolanti". Seconda in classifica è la Sapienza, dove i test costano 35 euro. Infine, la più economica: Roma Tre. Qui la "tassa" è di 25 euro a test.
Per fare una stima, insomma, basandosi solo sui dati del Miur relativi alle immatricolazioni del 2010 (gli ultimi disponibili, quando ancora la laurea in inglese non esisteva), la Sapienza incassa almeno 620mila euro, Tor Vergata 300mila e Roma Tre 160mila. A queste somme vanno aggiunte però quelle, e non sono poco, già versate da chi si è prenotato per partecipare ai test, ma non completerà mai l'iscrizione al primo anno.
 
"Soldi che vengono reinvestiti nelle spese di cartoleria e burocratiche", assicurano dal rettorato dell'ateneo sull'Ostiense. Ma per gli studenti si tratta di "una scelta politica del ministero" per supplire, in minima parte, "ai tagli che hanno ridotto in ginocchio le università". E smantellare, accusa Simone Famularo dell'assemblea di Medicina, "il diritto allo studio. Tra costi di accesso e tasse, le università pubbliche non esistono più e la selezione si trasforma nell'idea gelminiana dell'università dei privati e delle élite, per cui non tutti possono arrivare ai livelli più alti della formazione. Mentre in facoltà come Medicina la valutazione deve essere fatta durante gli anni di corso".
 
Le iscrizioni, però, non accennano a calare: è boom di camici bianchi, con 6833 aspiranti medici per 997 posti (uno su 7 ce la fa) alla Sapienza, 2700 candidati per 260 posti (entra 1 su 10) a Tor Vergata. Calcio d'inizio martedì prossimo. Il giorno dopo tocca al corso in inglese. Mentre già da lunedì a piazzale Aldo Moro si terrà il quiz per Psicologia. In ascesa anche i numeri degli architetti: 2100 per 540 posti a Valle Giulia. New entry assoluta tra i numeri chiusi la gettonata facoltà di Economia in via del Castro Laurenziano: prova il 13 settembre con 1970 posti da colmare. Gli architetti saranno chiamati invece il 6 settembre, i veterinari il 10, chiudono l'11 gli iscritti alle Professioni sanitarie.  

(01 settembre 2012)

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