UFO durante le crisi economiche: solo psicologia? (2/3)

ufo e alieniNella prima puntata dell’inchiesta, condotta con la collaborazione dell’ufologo campano Angelo Carannante, si sono affrontati i temi che abbracciano l’ipotesi di “UFO nei periodi di crisi”. L’argomento è inserito nel contesto dello studio “UFO e psiche” del CUFOM (Centro Ufologico Mediterraneo) e condotto in prima persona dal dottor Nino Capobianco, membro veterano del team di ricercatori. Nella prima puntata dell’inchiesta l’analisi di Carannante si è incentrata essenzialmente sul numero ingente di avvistamenti UFO (o presunti tali) che si registrano quando l’uomo contemporaneo vive uno stato di forte preoccupazione generalizzata. Provocata ad esempio, come in questi giorni, da una crisi economica o da un evento bellico. E’ un teorema sul quale si dividono le varie scuole di pensiero dell’ufologia dei nostri giorni. Il numero ingente di avvistamenti, da tutto il mondo (come dimostra il video in appendice all’articolo) indipendentemente dalla loro corrispondenza o meno, è una realtà da decenni. Se poi siano davvero oggetti volanti non identificati è altra storia.

Presidente Carannante, le statistiche non sembrano sempre suffragare, di fronte ad ogni crisi, questa correlazione. Come se lo spiega?

“Intendiamoci, il quesito si mostra oltremodo legittimo solo in un preciso studio di comparazione tra la quantità di avvistamenti in un periodo di crisi rispetto ad un altro che non  lo è. Ad esempio: come la mettiamo se in un periodo non di crisi si riscontra una quantità di avvistamenti in numero uguale? Allora che cosa diremmo: che in periodi non di crisi gli avvistamenti sono più numerosi? Oppure che l’equazione crisi più avvistamenti non è vera? Già dalla metà del secolo scorso, gli scettici sostenevano che in caso di crisi globale, di difficoltà generalizzata non solo sul paino politico, ma anche su quello dell’ equilibrio mondiale, i poteri forti cercavano di  “distogliere” l’attenzione dall’analisi del fenomeno causativo della crisi,  incrementando “la fenomenologia nel cielo” e demandando ad essa la opportuna attenzione da parte della società. Una sorta di input alla distrazione”.

Quale chiave di lettura, di questa specifica tematica, il CUFOM ed il Dottor Capobianco stanno cercando di approfondire nel Dossier “UFO e psiche”?

“Affrontiamo un’altra ipotesi: in caso di crisi, è relativa alla belligeranza e al conflitto tra le potenze mondiali, soprattutto quelle in possesso di ordigni nucleari. E allora viene ipotizzata la tesi che incrementa l’attenzione per gli extraterrestri come un pericolo incombente, obiettivo e tragico riguardo al pianeta terra. Su questo concordo pienamente con quanto sostiene anche lo psicologo del nostro centro dr. Nino Capobianco. Per questo potrebbe divenire più facile, dati “gli innumerevoli voli di perlustrazione e ricognizione”, che si abbia una percezione reale ma “deviata”, una falsa rappresentazione della realtà e quindi una registrazione più consistente riguardo agli avvistamenti. In altre parole si vede l’alieno in ogni manifestazione “celeste”. Però, al momento, questa seconda ipotesi relativa a periodi bellici, non può trovare accoglimento!”

Il fenomeno UFO, nei suoi aspetti meno convenzionali, può essere ricondotto in maniera così preponderante all’aspetto psicologico?

“ L’inconscio è pieno di meandri inesplorati. Però quando vi sono riscontri inequivocabili di “fatti alieni”, come in effetti esistono, non c’è crisi che tenga, perché allora ci si chiede veramente perché, di fronte a dati oggettivi, “altri “ ci vengono a visitare. Crisi o non crisi”. (seconda puntata-continua)

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