Cavalli, rinforzi e frustini

Sapete cos’è un rinforzo in psicologia? Cercando di semplificare si tratta del principio che, enunciato dal mitico Pavlov, studioso de riflessi condizionati, trovò applicazione pratica con la cosiddetta «legge dell’effetto». Per esempio: se il mio cane accorre al richiamo lo accarezzo, magari premiandolo, di conseguenza egli tenderà a ripetere il comportamento che gli procurato una gratificazione (rinforzo positivo), se al contrario, in seguito ad un comportamento indesiderato, ad esempio l’abbaiare in modo fastidioso, il cane viene punito (rinforzo negativo), l’animale farà in modo di evitare ciò che gli procura un castigo.

Inutile ribadire quanto siano preferibili e più duraturi nel tempo i risultati ottenuti con i rinforzi positivi, ovvero si ottiene di più con un premio che con un castigo e tutti gli addestratori seri si astengono dall’utilizzo di metodi coercitivi. Mi sono venuti in mente i rinforzi positivi e negativi perché l’Inghilterra ha varato le nuove norme che regolano l’uso del frustino nelle corse di cavalli, non più di sette frustate negli ultimi duecento metri e in un certo modo; come era prevedibile i fantini si sono ribellati alla possibile eliminazione del frustino come strumento indispensabile per ottenere dall’animale prestazioni eccellenti ed è evidente come solo una stimolazione dolorosa possa indurre il cavallo a spingersi oltre il limite delle proprie possibilità, vuoi per correre in pista, vuoi per affrontare un ostacolo che in condizioni naturali eviterebbe.

Qualcuno mi dirà che, con tutti i problemi che ci sono oggi, mettersi a discutere del frustino potrebbe essere eccessivo quando ci sono Paesi nei quali la frusta viene utilizzata contro le donne, ma, pur essendo abbastanza scontato il mio giudizio in merito, c’è un aspetto che per me rimane incomprensibile: come si è arrivati a stabilire che sette è il numero di frustate accettabile? Perché non cinque o nove? Magari perché il sette è un numero magico o ricorda i sette nani? Forse però dovremmo chiedere il parere del cavallo.

(Articolo tratto da "Animalia", le pagine sugli animali della cronaca di Torino)
* PRESIDENTE DELL’ORDINE DEI VETERINARI DI TORINO

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