Social Network o Network “Sociale”?

Questa è una raccolta di testimonianze dalla pagina Fb “Ragazze che soffrono o hanno sofferto di anoressia o bulimia”, una tra le tante pagine in cui chi sta male può trovare ricovero (virtuale). Abbiamo chiesto loro di spiegarci cos’è la loro malattia e queste ragazze, che tengo a ringraziare particolarmente, hanno risposto così (i nomi sono di fantasia):

Paola: É l'inferno, un'ossessione, un baratro, una vita parallela... un peso, che ti porti ogni giorno... so che ovviamente chi non ci è passato NON può capire e tutto può sembrare assurdo....ma è così purtroppo...non c'è psicologo o nutrizionista che possa capire. l'unico vero aiuto è se stessi e l'amore VERO di chi ti ama, anche con questo problema.

Giulia: L'anoressia è un privarsi del cibo per divenire un nulla che grida in silenzio il proprio dolore.

Michela: è l'essere prigionieri di se stessi.

Raffaella per me il privarsi del cibo è un modo per purificarmi, per pulire la mia anima dalla cattiveria che c'è intorno, dal menefreghismo, quando sto quasi per svenire ma riesco bevendo un sorso d'acqua a riprendermi mi sento padrona del mondo ho vinto io!!! dentro di me c'è un profondo vuoto,una solitudine anche quando sono con mille persone.

Giovanna: L'ossessione del cibo mi accompagna da quando mi sveglio a quando torno in quel letto per dormire. Mi rende più forte. Mi fa capire che io riesco a dominare i miei impulsi. Mi sento la padrona del mondo quando con le dita riesco a toccare ogni osso del mio corpo, quando salgo sulla bilancia e vedo i numeri che continuano a diminuire, quando posso indossare una 38 o anche meno. Quando mangio mi sento in colpa. Sto male. Sento come se il cibo risale e implora di uscire dal mio stomaco. E io lo aiuto, disintossico il mio corpo come se avessi assunto veleno, ma lo faccio solo per il mio bene. Ogni giorno che passa mi incoraggio. Tutto quello che faccio non è un male, mi fa stare bene con me stessa. Forse un giorno riuscirò a guardarmi di nuovo allo specchio. O a riaccendere quella televisione spenta da tempo, che non guardo perché non riesco a mantenere il confronto con quella perfezione televisiva. Forse un giorno raggiungerò il mio scopo. Tutti mi dicono che sono magra. Ma perché non vedono quello che vedo io? Tutta quell'orrendo grasso che ricopre ogni parte del mio corpo? "tu sei malata Giovanna!"

No. Io non sono malata. Io ho solo un obiettivo.

Rossella: .svegliarmi al mattino e rendermi conto di aver buttato 14 anni della mia vita, 14 anni di inferno, cercando inutilmente di riempire un vuoto che va ben oltre al cibo, ripetendomi ogni giorno che posso farcela, che la luce esiste anche per noi, che ad ogni ricaduta ci si può rialzare, ma e' difficile... tanto difficile… specie quando si é soli.

Federica: bulimica nervosa dall’ età di 9 anni ne ho 47… ancora non ho trovato qualcuno che mi aiuti davvero in primis a comprendere perché........ tutto ciò che so e tutta la mia consapevolezza è dovuta solo a me e non a pseudo medici o ad ex malate...

Antonia: vivevo in un mondo "altro da quello reale"...era come se mi trovassi in un rifugio profondissimo in cui nascondermi. nascondermi dalla vita. sì.... mi nascondevo da tutto e tutti. avevo IL TERRORE DI VIVERE e ogni volta che il sole nasceva una parte di me moriva. Depressa, svuotata e completamente annullata passavo giornate intere a letto con le serrande abbassate e imbottita di sedativi. "Almeno dormo e non penso al cibo", mi dicevo. Quando nel 2007 ho dovuto affrontare lo star male dei miei genitori delle due una: o mi lasciavo andare completamente verso l'abisso e verso la fine di corpo e anima o reagivo con convinzione. Ho scelto la seconda via ed ho vinto contro di lei................................... risalire la china non è stata una passeggiata di salute. Mi sono trovata circondata dalle macerie della mia vita ed ho dovuto lavorare molto per sgomberare un po’ il terreno. Certo è che ad oggi posso dirmi piuttosto soddisfatta della mia vita. TUTTO E' IN DIVENIRE. me lo ripeto ogni dì che passa. TUTTO E' IN DIVENIRE, ISTANTE DOPO ISTANTE. NON C'E' NIENTE CHE SIA PER SEMPRE.

Marzia: il continuo accontentare gli "altri" ha fatto si che distruggessi me stessa, senza che nemmeno me ne rendessi conto lentamente... fino a sparire... il rifiuto del cibo è solo una facciata. Mi sono isolata da tutto e tutti perché non vedessero la mia fragilità, mi sono auto punita per le scelte sbagliate, per aver concesso a qualcun altro di decidere della mia vita, di comandarmi. L'eseguire gli "ordini" come un cagnolino e essere "bastonata" quando non ubbidisco.... abbastanza forte da sopportare di vivere per anni così, non abbastanza per ribellarmi una volta per tutte...tremare al pensiero di una cena, un pranzo con gli amici, evitare tutte le occasioni in cui sarei stata costretta a mangiare, è così che ho cominciato fino ad arrivare a tremare al solo pensiero che fosse ora di pranzo... bevendo solo litri e litri d'acqua forse nella speranza di purificare la mia anima e il mio corpo... oggi mando giù tra tremori e sudori freddi... quanto più riesco... Vorrei tanto riuscire a sconfiggere il male, non vedere più il mio corpo da malata riflesso allo specchio... chi mi segue dice che ho buone probabilità, io dico che ci sono giorni in cui ci credo, molti altri in cui vedo ancora tutto buio... troppo buio!!!

Lucia: io ci ho passato 7 anni fa in questo tunnel, ero prigioniera di me stessa, vivevo in un corpo non mio, fino a che toccando il fondo, con l'aiuto di dio sono riuscita a venirne fuori, è vi dico potete farcela, volere è potere.

24 gennaio 2012

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