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classifica Censis per l'area di Psicologia 2015

Sorpresa in vetta alla classifica Censis per l’area di Psicologia 2015: in testa alla graduatoria degli atenei pubblici italiani che offrono corsi di laurea di I livello della classe di Scienze e Tecniche Psicologiche (L-24) quest’anno c’è Torino. L’ateneo piemontese guadagna due posizioni rispetto al 2014 e con un punteggio medio pari a 106 supera l’Università di Bologna, leader dodici mesi fa. L’Alma Mater scende al secondo posto, occupato insieme a Trento (l’anno scorso terza a pari merito con l’attuale prima della classe), con una media di 102 punti (-8 rispetto all’anno scorso per l’ateneo emiliano). Sul terzo e ultimo gradino del podio della classifica Censis per l’area di Psicologia 2015 c’è l’Università di Padova, in discesa di una posizione rispetto all’anno scorso, cui sono stati assegnati 96,5 punti.

La quarta piazza della graduatoria spetta a Trieste e Pavia, che riportano una media di 95,5, invece la quinta a  Milano-Bicocca, il cui punteggio è 93. La sesta della classifica Censis per l’area di Psicologia 2015 è  Genova, con 91,5 punti, due in più della settima, Pisa (89,5). Solo ottava, stavolta, “La Sapienza” di Roma, che perde tre posizioni rispetto alla graduatoria 2014 e si ferma a un punteggio di 88,5. Riescono a entrare nella top ten della classifica anche la coppia formata dall’Università di Firenze e quella di Bergamo (tutt’e due con 88 punti) e Catania, che si vede assegnare un buon 87,5, che le consente di risalire di numerose posizioni e riscattare il terzultimo posto di dodici mesi fa.

Più in basso nella classifica Censis per l’area di Psicologia 2015 ci sono, nell’ordine, Perugia (87), la “Federico II” di Napoli appaiata all’Università del Salento (86,5), Bari (85,5), Verona (82) e l’Università di Chieti e Pescara (81). La zona di coda della graduatoria è occupata da Cagliari (80,5), dal duo Messina-Urbino (79,5) e dalle ultime tre della classifica, che sono la Seconda Università di Napoli, cui sono stati assegnati 77,5 punti, una bottino che non consente di superare la terzultima posizione, Palermo, che con 77 finisce penultimo, facendo ancor peggio che nel 2014, e l’Università dell’Aquila, i cui 73 punti di media la relegano ancora una volta all’ultimo posto.

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