Rosanna, disabile col sogno della psicologa

È una storia a lieto fine, quella di Rosanna Lovino, una diciottenne disabile di Ruvo di Puglia (Bari) con il sogno di diventare psicologa.

Rosanna è affetta da amiotrofia spinale, una rara malattia congenita che non le consente né di crescere (le dimensioni del suo corpo sono più o meno quelle di una bambina di cinque anni) né di muoversi, alimentarsi e neppure di respirare autonomamente. Ma di studiare e imparare sì, perché il suo cervello al contrario funziona alla grande, tanto da averle permesso di diplomarsi con 100 e lode.

Non senza sacrifici: Rosanna riesce infatti a scrivere con la punta delle dita, battendo i tasti di un computer «speciale» (dotato di programmi per il dialogo a distanza) con le nocche delle mani. Così è riuscita a «frequentare» il liceo classico Sylos di Ruvo (anche grazie al sostegno di Comune e Provincia), presso cui si è maturata con il massimo dei voti e una pagella costellata di 9 e 10. «Come ha fatto a ottenere il punteggio massimo in latino e in italiano? Semplice: i compiti e le versioni erano perfetti. La pietà non c’entra, era "solo" la migliore della classe», ha spiegato la professoressa del liceo Cinzia Candelmo.

Nonostante questo, dopo il diploma il sogno di Rosanna è sembrato essere destinato a infrangersi; motivo? Quasi tutte le Università a cui la famiglia si era rivolta, le avevavo rifiutato l'iscrizione: «non siamo attrezzate», «costa troppo» sono state le risposte ricevute da mamma Mimma, casalinga di 47 anni, e papà Vincenzo, 46, macellaio.

Poi, però, la svolta, raccontata dalla Gazzetta del Mezzogiorno: l’Università della Calabria si è detta pronta a contattare Rosanna per offrirle un corso di laurea individualizzato e anche l’ateneo di Bari pare avere spalancato le porte alla ragazza. «Non c’è nessun motivo per negare a Rosanna questa possibilità come non la neghiamo ad altri», ha dichiarato il delegato del rettore alla disabilità Paolo Ponzio. E così Rosanna può tornare a sognare.

Leave a Reply