Disabile rifiutata da varie università, accolta dagli atenei del Sud



Rosanna è una ragazza disabile diplomata con 100 e lode. Vuole diventare psicologa ma molte università rifiutano la sua domanda. Al Sud, invece, gli atenei della Puglia e della Calabria, spalancano le porte per un ragazza tanto speciale.

Tagli alle università, all’istruzione in generale, alla cultura e a tutto quello che c’è di buono in Italia, e figuriamoci se il Belpaese fosse stato pronto ad accogliere Rosanna, la neo-diplomata con 100 e lode, diversamente abile. La 19enne ha un grande sogno, quello di diventare psicologa ma che probabilmente non potrà coronare nel suo Paese. Gli atenei ai quali ha chiesto di iscriversi per studiare psicologia hanno rifiutato la sua domanda: “Siamo spiacenti, ma non possiamo accettare la sua istanza, troppi costi”. Ma questa risposta non è data dal momento di crisi che vive la penisola, Rosanna avrebbe ricevuto picche in qualsiasi circostanza. L’Italia non è mai stata pronta e all’avanguardia sotto questo aspetto ed è anormale che nessuno Ateneo non sia in grado di ospitare una ragazza speciale come lei. Non si può dire di no ad una giovane che in pagella riporta solo 9 e 1o.

Rosanna Lovino vive in un paesino in provincia di Bari (Ruvo di Puglia). A causa di una patologia la ragazza si trova su una sedia a rotelle dall’età di quattro anni e questo è già abbastanza crudele visto che non ha potuto vivere e crescere con serenità insieme ai suoi coetani. Rosanna pesa appena 20 kg ed alta 90 centimetri. Questa piccola grande donna ci dimostra come dentro al suo corpicino c’è qualcosa di enorme, un cuore che batte forte con tanta voglia di vivere e una mente avida di apprendere. La giovane ha discusso una tesina di tutto rispetto durante la maturità, il tema centrale era quello del viaggio, visto che attraverso i libri è riuscita a scoprire posti nuovi e ricchi di fascino. Per consentirle di proseguire gli studi era stato elaborato un metodo ad hoc, utilizzare delle webcam che trasmettono parole e volti di compagni e insegnanti direttamente nella sua abitazione con annessi codici e cifre digitati su un PC, nel quale la studentessa traduce i suoi pensieri.

Forse il ‘Sylos‘, il liceo nel quale si è diplomata, è uno dei pochi istituti ad avere strumentazioni in grado di far studiare ragazze come Rosanna. La spiacevole notizia arriva dal ‘Corriere della sera‘ che fa il nome di alcune università che hanno rifiutato: la Cattolica di Milano, l’Ateneo di Urbino, l’Università di Chieti, che hanno risposto quasi tutto allo stesso modo: «Non siamo un’università telematica e per gli esami occorre essere sottoposti, in presenza di una commissione, a prove e verifiche ufficiali. La sua distanza da Milano – nel caso della risposta della Cattolica – ci obbliga, purtroppo e con rammarico, a comunicarle che siamo impossibilitati a predisporre un iter dedicato per risolvere il problema».

Ma una tipa come Rosanna poteva non replicare? Certo che no e risponde così tramite una mail inviata al Corriere:

Salve sono Rosanna, spero che si risolva tutto nel migliore dei modi. Chiedo al ministro Profumo che a tutti gli studenti, disabili e non, che sono interessati allo studio, come me, venga data la possibilità di frequentare le università, le quali, essendo a numero chiuso, pullulano di raccomandati e strafottenti. Grazie

Tuttavia l’unico Ateneo a proporre una ‘sorta’ di soluzione è stata la facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino, che non hanno comunque soddisfatto quanto proposto dalla famiglia della ragazza. L’alternativa era quella di inviare videoregistrazioni su CD delle lezioni svolte in aula. Ma Rosanna la vuole vivere l’esperienza universitaria, non vuole certo essere emarginata! Non lo è stata per tutti questi anni di liceo perchè dovrebbe cominciare proprio adesso. Così la risposta positiva ai suoi studi viene comunicata proprio in queste ore, e finalmente un lieto fine, almeno quasi… Una soluzione arriva dal SUD ITALIA e l’Università della Calabria per bocca della delegata del rettore per gli studenti usabili, Angela Costabile, docente di psicologia dello sviluppo è pronta a contattare Rosanna per offrirle un corso di laurea individualizzato. Anche l’ateneo di Bari ha spalancato le porte. Paolo Ponzio, delegato del rettore (Corrado Petrocelli) alla disabilità, conferma: «Non c’è nessun motivo per negare a Rosanna questa possibilità come non la neghiamo ad altri».

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