Psicologia: Zaccaria, con crisi meno servizi e piu’ persone a rischio

Roma, 13 apr. (Adnkronos Salute) - I servizi di sostegno e assistenza psicologica nel pubblico subiscono sempre di più i tagli legati alla crisi economica, proprio mentre il disagio dei cittadini aumenta e le risorse per ricorrere al privato si assottigliano. E' l'allarme della presidente dell'Ordine degli psicologi del Lazio, Marialori Zaccaria, che sottolinea come il difficile momento economico incida pesantemente sul benessere psicologico della popolazione riducendo, in particolare, "le capacità di sperare e di ricorrere all'immaginazione". Un tema che sarà al centro dell'incontro "Il futuro dell'immaginazione, il libro Rosso di Jung", in programma domani alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, incentrato sulla lectio magistralis di Sonu Shamdasani, uno dei maggiori esperti junghiani.

"Oggi - spiega Zaccaria - stiamo assistendo ad un vero e proprio attacco alla psicologia e alle possibilità di offrire assistenza nel pubblico. E questo proprio mentre si sta vivendo uno dei momenti economico-sociali più difficili degli ultimi decenni, che aumenta lo stato generale e personale di disagio. Ma la risposta delle istituzioni va in una direzione opposta al buon senso: si chiudono i rubinetti della psicologia pubblica. Il Comune di Roma, per esempio, ha messo in esaurimento le piante organiche degli psicologi, e non ci saranno più rimpiazzi per i professionisti che vanno via. Questo vuol dire che, in gran parte dei casi, le persone non troveranno altro aiuto, perché non possono permettersi il privato". Si sta verificando un situazione paradossale perché "a fronte di un aumento di richiesta diminuisce o si annulla l'offerta pubblica".

Un problema che riguarda tutte le Regioni e tutti i settori. Per Zaccaria, "è un momento in cui è difficile anche immaginare il futuro e fare ricorso alle proprie risorse interne. Questo anche per la saturazione creata dall'overdose di stimoli esterni e alla mancanza di spazi e tempi di riflessione. Un mix che spesso ci impedisce di elaborare ciò che abbiamo dentro di noi. Per questo abbiamo voluto aprire una riflessione sull'immaginazione, facendo ricorso a uno dei padri delle discipline psicologiche, perché più che mai c'è il bisogno di riappropriarsi delle proprie emozioni e di far ricorso alle proprie risorse interne". Nell'incontro di domani Sonu Shamdasan docente al Centre for the History of Psychological Disciplines dell?University College di Londra, illustrerà i cambiamenti nella pratica psicoterapeutica di Jung a seguito della sua attività di auto-sperimentazione dal 1913 in poi e la nascita dell?immaginazione attiva come metodo terapeutico.

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