Utilizzare una lingua straniera potrebbe influenzare le decisioni morali che si prendono. Secondo un nuovo studio condotto da un gruppo di psicologi della Universita’ di Chicago e dell’Universita’ Pompeu Fabra di Barcellona, le persone che usano una lingua straniera adottano una linea “utilitaristica” quando posti di fronte ai dilemmi morali. Secondo questo modello, la scelta di tipo utilitaristico potrebbe portarli a prendere decisioni emotivamente difficili, come per esempio quelle di sacrificare la vita di pochi per salvare quella di molti. “Questa scoperta – ha commentato Boaz Keysar, tra gli autori dello studio – potrebbe avere conseguenze importanti: si pensi per esempio alle implicazioni che potrebbe avere sul comportamento di un immigrato che fa parte di una giuria di un processo, che puo’ essere tendenzialmente propenso a un giudizio diverso rispetto a un giurato madrelingua inglese”. Secondo gli scienziati, la lingua straniera produrrebbe una ridotta risposta emotiva, una distanza psicologica dalle preoccupazioni emotive che si hanno quando si prendono decisioni morali. “Le persone hanno meno paura delle perdite quando se ne parla con una lingua che e’ estranea, e sono molto meno emotivamente ‘legati’ quando si pensa in una lingua diversa dalla propria”, ha concluso Keysar. Lo studio compare sulla rivista PLoS ONE.