Psicologia: Studio Cattolica, ‘selfie’ passione soprattutto per donne

(ASCA) - Milano, 28 ott 2014 "Selfie" e social media
finiscono sotto la lente indagatrice dei ricercatori. La
Fondazione IBSA per la ricerca scientifica
(www.fondazioneibsa.org) si e' fatta promotrice insieme
all'Universita' Cattolica dell'organizzazione di un incontro
tra studiosi ed esperti internazionali dei social media per
discutere l'impatto delle tecnologie nelle nostre vite e,
soprattutto, affrontare il tema se esse abbiano un ruolo, o
meno, nel modificare la nostra individualita'. L'incontro dal
titolo "Mente e social media: come cambia l'individuo?" si
e' svolto oggi presso l'Universita' Cattolica a Milano e ha
visto la partecipazione di Silvia Misiti, Direttore di
Fondazione IBSA, Gianni Riotta, Kate Davis, Giuseppe Riva,
con la moderazione di Pierangelo Garzia.
Una persona su quattro nel mondo utilizza i social media ed
entro il 2017 gli utilizzatori mondiali di social media sono
calcolati oltre i due miliardi e mezzo. Facebook, Twitter,
Whatsapp, Pinterest ed altri social media di recente
generazione, in uso soprattutto tra i giovanissimi (i
cosiddetti "nativi digitali''), fanno ormai parte integrante
del nostro vivere quotidiano. Non fosse altro per il tempo
che ognuno di noi dedica a questi strumenti digitali che non
sono piu' solo mezzi di comunicazione, ma vere e proprie
estensioni della nostra individualita' nell'intessere a
sviluppare relazioni con il prossimo. E, per la prima volta
nella storia della cultura umana, i social media ci offrono
la possibilita', non esente da rischi, di intrattenere
contatti e rapporti con persone sconosciute, di qualsiasi
parte del mondo. Ecco perche' Un aspetto rilevante dei social
media riguarda il tipo di vissuti emozionali ed aspettative
che riponiamo in essi. Ma che tipo di emozioni nutriamo noi
italiani verso i social media? "In Italia - dice Giuseppe
Riva, docente di Psicologia della Comunicazione e Psicologia
e Nuove Tecnologie della Comunicazione presso l'Universita'
Cattolica del Sacro Cuore di Milano, autore di Nativi
Digitali (Il Mulino) - abbiamo una relazione piu' affettiva
con il mezzo tecnologico, pensiamo a quanto lo smartphone sia
lo strumento principe per andare su internet e come diventi
il centro della nostra vita affettiva/relazionale". Giuseppe
Riva e' anche autore, con il suo team di collaboratori, di
una ricerca originale su un fenomeno diffuso ormai in modo
virale, riguardante per l'appunto l'identita', che e' la
pratica dei "selfie".
La ricerca ha gia' mostrato dei risultati preliminari
interessanti. E' emerso che gli scopi riconosciuti
all'attivita' del selfie sono soprattutto "far ridere e
divertire gli altri" (39%), "vanita'" (30%) e "raccontare
un momento della propria vita" (21%). Quanto ai motivi per
cui le persone si fanno i selfie, emerge che se li fanno non
tanto per esprimere come sono o come si sentono (identita',
aspetti interiori) bensi' per raccontare agli altri con chi
sono, dove sono e cosa stanno facendo (aspetti esteriori).
red/mpd (segue)

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