Psicologia: ma davvero i gemelli comunicano col pensiero? – Benessere

Psicologia: ma davvero i gemelli comunicano col pensiero?


Pubblicato il giugno 22nd, 2014 da Grazia Musumeci

Psicologia: ma davvero i gemelli comunicano col pensiero?

La notizia più commovente è quella di una ragazza di 15 anni che soffriva di epilessia. Ogni volta che aveva un attacco, la sua gemella identica sentiva strane vertigini. E’ successo così anche una sera del 2009, la sorella sente una vertigine, corre a casa e trova la gemella quasi annegata in bagno e la salva in extremis: aveva avuto un attacco epilettico nella vasca. La notizia più strana è quella di due uomini di 70 anni, gemelli identici, morti nello stesso giorno, in due luoghi diversi ma con due incidenti praticamente uguali!

Cosa lega in modo così intimo e incredibile i gemelli? La maggior parte di loro dichiara di aver sperimentato la “telepatia” (la comunicazione col pensiero) almeno una volta, altri la vivono costantemente. Spesso la vivono anche i gemelli non identici.
Di sicuro, dicono gli psicologi che da sempre studiano questo fenomeno, è dato da una eccessiva vicinanza che crea un legame affettivo in grado di prevedere le mosse dell’altro. Sarebbe dunque una questione di buona conoscenza del fratello, non di magia. In fondo, qualcosa di simile succede anche agli innamorati, a volte! Non dimentichiamo che i gemelli identici hanno un corredo genetico uguale che dunque rende possibile avere le stesse reazioni o sensazioni davanti a un evento.

Ma esistono anche gemelli che non conoscono questo modo misterioso di comunicare, o comunque non lo accettano. Come si legge sul sito www.gemellopoli.com, che spiega “tutto sui gemelli”, “Un mito da sfatare è quello della telepatia. Si può parlare piuttosto di empatia: una condivisione di pensieri e di emozioni. Nei piccoli gemelli si osserva un particolare linguaggio fatto di codici e ammiccamenti, che rinforzano il loro legame”. Uno studio condotto da Joseph Wyatt della Marshall University (West Virginia) ha inoltre dimostrato che le somiglianze esistenti tra due persone scelte a caso, ma che fossero dello stesso sesso e avessero la stessa età, non erano inferiori a quelle di due gemelli identici.

Tag:cervello, ricerca


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