Psicologia. Cosa ci dicono i sogni

Freud allora pubblicò Il Sogno, un libricino di meno di 100 pagine. Dopo quella pubblicazione, le vendite della sua Interpretazione invasero il mondo. Oggi possiamo dire che Freud  divenne famoso grazie a quel libro ma con 10 ani di ritardo.

Ogni psicologo, nel corso dei suoi studi, approfondisce questo tema ma solo gli psicoanalisti usano il sogno come strumento terapeutico. Quindi non vi stupite se qualche psicologo non ha confidenza con questa materia.

Dal discorso precedente se ne può fare uno speculare. I sogni non sono di competenza esclusiva dello psicoanalista ma anche di altre materie che possono anche non aver nessun riferimento alla psicologia (penso ad esempio alla filosofia, sociologia, pedagogia, etc). Inoltre ogni psicologo non è uno psicoanalista che a sua volta non è necessariamente uno psicologo. La psicoanalisi è una specializzazione (un po’ come psichiatria o pediatria sono una specializzazione di medicina) che può prendere lo psicologo e il medici(in passato anche il filosofo e il sociologo). Quindi come dicevamo prima, andare dallo psicologo non garantisce che i sogni verranno trattati.

 

Spesso mi si chiede di interpretare un sogno. I sogni sono personali e quindi oggetto di analisi e libere associazioni di quel soggetto. Se più persone, ad esempio sognano il  Colosseo, il significato sarà diverso da persona a persona. Il sogno non è  ‘standard’, come ad esempio un sintomo medico, ed è quindi diverso da caso a caso. Solo nel corso di un’analisi sarà possibile interpretare correttamente un sogno.  In assenza di tali dettagli, l’interpretazione non potrà che essere generica (quindi assolutamente inutile). Il Colosseo potrebbe genericamente rappresentare una vagina e  potrebbe suggerire un significato di natura sessuale. Cosa c’è di più banale e generico? Serve una laurea e una specializzazione in psicoanalisi per fare questa geniale interpretazione? 

 

 Le cose generiche, quelle che spesso vediamo nei film o in televisione, sembrano avere qualche fondamento ma solo perché essendo generiche si possono applicare a moltissime situazioni ma, il sogno del Colosseo, ha un significato che l’analista può veramente comprendere solo se il sognatore racconta e fa le sue specifiche associazioni. In questo caso, specifico e meglio, molto meglio di generico.

 

Se chi sogna il Colosseo è un giovane che è stato lasciato, proprio li sotto dalla propria fidanzata, l’eventuale simbologia sessuale ipotizzata sopra diviene inappropriata. Mentre se il sogno lo fa un turista che ha effettivamente problemi di natura sessuale, ecco che il Colosseo può assumere quel significato. In entrambi gli esempi diviene quindi fondamentale avere i dettagli citati insieme a tanti altri poco utili al nostro caso.

 

Quindi, evitiamo di chiedere l’interpretazione di un sogno per email o, peggio ancora nel corso di un programma radiofonico o in una chat. Colui o colei che interpreta, è poco attendibile come poco attendibile è la relativa interpretazione. Concludo con una nota dalle prospettive interessanti e cioè che sulla base della mia esperienza clinica rilevo che da quando il paziente inizia a provare interesse per i sogni comincia una nuova fase per lui perchè si sente meno intrappolato in meccanismi di risposta diretta e coatta alle sollecitazioni della sua vita di lavoro o di relazione. Comincia sempre di più a percepirsi come meno solo perché riconosce che dentro di lui vi è un “sognatore che sogna i sogni” e che produce strane immagini e scene, degne di attenzione.

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