ORDINE DEGLI PSICOLOGI D’ABRUZZO: IL NUOVO CONSIGLIO …

Abruzzo

Il nuovo consiglio dell'Ordine degli Psicologi d'Abruzzo è così composto: Presidente Di Iullo Tancredi, Vice Presidente Cicconi Ulderico, Tesoriere Tenaglia Arturo, Segretario Cottone Alessandra Ida. I consiglieri sono: Bellaspiga Lisa, Collevecchio Angelo, D'Angelo Marida, D'Amico Cinzia, Legge Emanuele, Manfreda Paolo, Mammarella Nicola, Marinelli Stefania, Paris Angela, Zoppo Luigi, Campitelli Marco. Primi obiettivi del neo Presidente Di Iullo: attenzione ai giovani colleghi nel passaggio dalla formazione alla professione e impegno per la coesione della comunità degli psicologi abruzzesi

In seguito alle elezioni per il rinnovo del consiglio dell'Ordine degli Psicologi d'Abruzzo è stata definita la nuova compagine consiliare, caratterizzata da un'età tendenzialmente più giovane rispetto al passato e da una discreta presenza femminile.

Nuovo Presidente dell'ordine è il Dott. Di Iullo Tancredi. Classe 1957, residente a Lanciano, Di Iullo ha alle spalle una lunga esperienza nell'ambito dei servizi dedicati all'età evolutiva: inizialmente all'interno di servizi di tutela psicosociale dei minori in situazioni di disagio familiare, sociale e psicologico, successivamente nei servizi di riabilitazione e, negli ultimi 12 anni, nella ASL 02 Abruzzo in una unità multidisciplinare per l'età evolutiva e per l'integrazione scolastica degli alunni in situazione di handicap.

Il Dott. Di Iullo ci parla di una professione, quella dello psicologo, sempre più indicata come preferita dai giovani, come dimostra il numero di iscritti che, in Italia, è passato da 22.989 nel 1994 a 89.140 nel 2013. La stessa tendenza si rileva anche a livello regionale, dove gli psicologi iscritti all'albo nel 1994 erano 420 a fronte dei 2.106 nel 2013. Si tratta di numeri sicuramente positivi, sia per quanto riguarda la crescita della comunità professionale che per la tendenza dei giovani a proseguire gli studi, ma che incontrano problemi specifici nel passaggio dal periodo di formazione all'ingresso nel mondo del lavoro.

Le politiche ordinistiche intendono continuare a promuovere la professione attraverso il dialogo con gli enti pubblici, in primis la Regione, per creare degli spazi di presenza della psicologia.

«La psicologia è rintracciabile in tutto il nostro quotidiano – spiega il Presidente Di Iullo - e dobbiamo essere capaci di aiutare i giovani ad acquisire questa consapevolezza e ad individuare queste “nicchie” di psicologia. Recentemente, ad esempio, è emerso con forza il problema della violenza di genere, discorso all'interno del quale c'è molta psicologia rispetto alla persona che subisce violenza, alla persona autore di maltrattamenti e violenza ee ai figli spettatori di violenza. Bisogna riservare maggiore attenzione alla piaga sociale della ludopatia e promuovere interventi preventivi, oltre che terapeutici; ambiti in cui stanno intervenendo anche le istituzioni pubbliche, il privato sociale e il volontariato. Ci sono poi settori tradizionali di intervento, come la psicologia scolastica, la psicologia giuridica, etc.».

In questo senso, un aiuto concreto arriva dalla Fondazione degli Psicologi della Regione Abruzzo Onlus: istituita dal precedente consiglio, essa ha la funzione di supportare la promozione sociale della professione e in tal senso può ritenersi una specie di “incubatore d'impresa” dove le giovani generazioni possono trovare un punto di riferimento per le loro progettualità.

Nei prossimi quattro anni il nuovo consiglio dell'Ordine è pronto ad impegnarsi su diversi fronti tra cui, prima di tutto, la formazione e il tirocinio professionalizzante. L'obiettivo è recuperare l'idea di praticantato, elaborando un progetto che si apra al confronto e alla collaborazione con le due Università abruzzesi per cercare di riqualificare questo importante passaggio.

C'è poi il problema classico della tutela della professione, anche dalle professioni limitrofe: «La questione non si risolve creando barriere – spiega Di Iullo -, ma riaffermando la funzione della psicologia e aprendosi alle altre professioni in un discorso multidisciplinare e non più settoriale. Inoltre, è importante lavorare sulla coesione della comunità regionale degli psicologi all'interno di un confronto sereno, scevro da asperità e rispettoso dell'altrui pensiero: in una parola consono ad una comunità di professionisti, il primo dei modi possibili di tutela della professione».

Leave a Reply