Non ti senti all’altezza? Prova a pensare così…

A cura di Lucia Giovannini, psicologa, autrice del libro “Il potere femminile”.

 

Ci sono giorni in cui ci sentiamo più insicuri e ci sembra di non combinarne una “giusta”. Un errore al lavoro, un commento negativo, un’incomprensione ed ecco che affiora dentro di noi quella sensazione di non essere adeguati e di non abbastanza bravi/intelligenti/belli. Insomma di non essere all’altezza.

Proprio perché ognuno di noi è dotato di una zona di potere, ricordiamoci che siamo sempre noi ad avere il controllo e la scelta sulle nostre emozioni. Non possiamo controllare quello che gli altri ci dicono o pensano, ma possiamo decidere come noi vogliamo reagire e rispondere.

Dalla psicologa, 7 “pensieri” per quando credi di non essere all’altezza:

1. Guarda indietro

Solitamente siamo più proiettati al futuro, alle mete che ci siamo proposti e ci scoraggia realizzare che siamo ancora lontani dalla meta. In tutto questo, ci dimentichiamo della strada che abbiamo percorso e che ci ha permesso di essere dove siamo ora. Per una volta, guardati alle spalle e congratulati con te stessa/o per tutti gli ostacoli che hai brillantemente superato sul tuo cammino!

 

2. Punta al progresso e all’eccellenza, non alla perfezione

Puntiamo così tanto alla perfezione e al successo che, se non lo raggiungiamo, ci sentiamo senza valore e demoliamo tutto ciò che di buono abbiamo costruito. Quando tendiamo al perfezionismo ci sentiamo male se non riusciamo a raggiungere il nostro standard e colpevolizziamo noi stessi o gli altri. Tendere all’eccellenza significa invece cercare di dare il meglio di noi perché vogliamo farlo, non perché dobbiamo essere perfetti. Ed è un viaggio che dura tutta la vita.

 

3. Non paragonare il tuo viaggio con quello di un altro

Ogni viaggio è personale e per questo non paragonabile a quello degli altri. Magari conosci persone che ti stimolano e ti sono da esempio; continua a circondarti di persone così. Ma attenzione a non lasciarti scoraggiare. Magari loro sono più “avanti di te” e questo ti fa pensare “non riuscirò mai ad arrivare lì o ad essere come loro”. Ricorda che anche i maggiori esperti, di qualsiasi ambito, sono stati dei principianti.

 

4. Non pre-occuparti

Pre-occuparsi, ovvero occuparsi delle cose prima che accadano non serve a nulla, se non ad aumentare l’ansia e l’agitazione. La maggior parte delle volte, le cose si risolvono da sole senza troppi pensieri o struggimenti. Una volta che hai fatto tutto ciò che era in tuo potere fare, lascia che le cose accadano da sé!

 

5. Vuoi essere felice?

La felicità è una scelta che rinnoviamo ogni giorno. Proprio perché la vita è molto breve ed è un dono che ci può essere tolto in qualsiasi momento, chiediti: voglio davvero lasciare che questo episodio o commento rovini la mia vita? Ti aiuterà a riacquistare la prospettiva.

 

6. Non sei quello che fai

Possiamo sbagliare, ma non per questo siamo un errore. Possiamo comportarci male, ma non per questo siamo persone cattive! Ricordiamoci sempre di distinguere tra quello che facciamo e quello che siamo, tra le nostre azioni e la nostra essenza.  Quello che facciamo può essere migliorato con la pratica. Quando qualcuno ti rivolge un commento negativo “Hai sbagliato questo e quello…”, non prenderla come un attacco personale. Non sta dando un giudizio sulla tua persona, ma sul tuo operato. E se sei tu la persona che deve dare un feedback, ricordati di distinguere tra persona e comportamento: fa una grande differenza nel rapporto con le persone.

 

7. Presta attenzione al dialogo interiore

Quante volte siamo indulgenti con gli altri e severi con noi stessi? Magari sbagliamo qualcosa, ed ecco che ci puniamo per giorni e giorni con dialoghi poco edificanti. Fare degli errori capita e non piace a nessuno; ma che senso ha prolungare quella situazione di disagio, dandoci degli stupidi, se non peggio? Sii gentile con te stessa/o, prova comprensione e ammirazione per quello che fai e per quello che sei. Manda amore a te stessa/o anche quando pensi di non meritartelo: è proprio il momento in cui ne hai più bisogno.

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