Mondiali di calcio, tra energia positiva e dipendenza del tifoso

Mondiali di calcio, tra energia positiva e dipendenza del tifoso

Fischio di inizio oggi pomeriggio alle diciotto per la partita dell’Italia contro il Costa Rica. Milioni di tifosi saranno incollati davanti alle tv e non solo per seguire la Nazionale.

Sembra, infatti, che lo spettacolo dei Campionati Mondiali di Calcio coinvolga moltissime persone che preferiscono trascorrere le proprie serate davanti alla televisione a guardare partite. Secondo uno studio finanziato dal Dipartimento antidroga, sulle dipendenze non chimiche, condotto da Donatella Marazziti dell’Università degli Studi di Pisa, e Mario Campanella, presidente di Peter Pan onlus, i Mondiali di calcio aumenterebbero la dipendenza da internet e televisione del 5%.

I più esposti al rischio dipendenza da Mondiali sono gli uomini anche se il rapporto di 7 a 3 uomo/donna dimostra quanto le donne siano sempre più affascinate dal calcio.

In che modo la dipendenza da Mondiali incide sulla vita quotidiana?

Innanzitutto si assiste ad una sorta di effetto jet lag: stare davanti alla televisione alle due di notte ha inevitabili effetti sullo stato di veglia diurno. Inoltre l’effetto principale si noterà a fine manifestazione, quando almeno cinque persone su cento avranno difficoltà a staccarsi dalle loro abitudini e continueranno a rimanere connesse ad Internet e televisioni satellitari.

Ma i Mondiali non sono solo forieri di dipendenza psicologica. Sono un evento quasi catartico, un modo per stare in compagnia, per sentirsi uniti, un rito da celebrare. Insomma, un’occasione unica per infondere al cervello un’ondata positiva di stress.

Lo spiega chiaramente Piero Barbanti, responsabile del Centro per la diagnosi e la cura delle cefalee e del dolore dell'Irccs San Raffaele Pisana di Roma, che ricorda come sin dai momenti in cui si vive l’attesa della partita della Nazionale si verifica un’attivazione simpatica adrenergica, una scarica di energia positiva che ci accompagna fino al fischio di inizio e che prosegue per l’intera partita. Ciò che eccita maggiormente non è tanto la vittoria finale, ma il senso del rischio legato all’intero svolgimento della partita.

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