Leggere per crescere, il progetto per i bimbi ricoverati e per …

L’iniziativa di GSK ha coinvolto 71 reparti ospedalieri in tutta Italia

Un bambino malato è un bambino che ha costante bisogno d’affetto, cure e attenzioni, necessarie al suo naturalmente precario equilibrio psicofisico. Costretto ad affrontare quotidianamente situazioni complesse e delicate, dalle conseguenze del distacco familiare al trauma psicologico, dalle paure personali alle difficoltà oggettive, il piccolo paziente si trova inoltre in un ambiente troppo spesso a misura d’adulto, attento cioè ai bisogni pratici ma non sempre preparato a gestire quelli psicologici ed emotivi. Per questi motivi il progetto “Leggere per Crescere”, incentrato sull’importanza del racconto e della lettura ad alta voce ai bambini in età prescolare e forte delle esperienze maturate sino ad oggi sul territorio nazionale ed al fianco di Aieop, è stato recentemente esteso all’interno dei reparti e dei day-hospital di alcune strutture ospedaliere italiane. Attualmente l’iniziativa è in fase di sviluppo e coinvolge numerosi ospedali del territorio nazionale, ben 71, tra questi, solo per citarne alcuni, le pediatrie del Santobono Pausilipon di Napoli, dell Villa Sofia di Palermo, del Meyer di Firenze, del San Gerardo di Monza, dell’ospedale di Tor Vergata e del Bambino Gesù di Roma. Il progetto Leggere per Crescere in questa sua specifica declinazione ha gli obiettivi di intrattenere i bambini con un’attività che ne stimoli la fantasia facendoli distrarre dal contesto in cui vivono,  sensibilizzare le famiglie e gli operatori sulle potenzialità della lettura ad alta voce in età prescolare in termini di sviluppo psichico, affettivo e relazionale e  contribuire all’umanizzazione delle strutture ospedaliere.
In concreto GSK dona una biblioteca per bambini al reparto aderente al progetto e porta avanti poi una complessa opera di formazione e sensibilizzazione.
All’interno del contesto ospedaliero il progetto è così strutturato: realizza corsi di formazione per gli operatori più coinvolti nel rapporto non medico-sanitario con i piccoli ricoverati (educatrici, insegnanti, assistenti sociali, volontari). Questi corsi sono tenuti da specialisti e impostati su tre temi principali: psicologia dell’Età Evolutiva in rapporto all’esperienza della malattia e dell’ospedalizzazione, modalità di racconto e di lettura ad alta voce non professionale, caratteristiche e criteri di scelta dei prodotti editoriali e della tradizione orale per bambini e ragazzi, distribuzione ragionata, ad opera degli operatori, ai genitori dei bambini ospedalizzati del manuale “Leggere per Crescere. Perché, cosa e come raccontare e leggere ai bambini”  e valutazione dell’efficacia e dell’efficienza del progetto in ambiente ospedaliero attraverso la compilazione del questionario specifico due volte l’anno.

LEGGE PER CRESCERE PER I BIMBI CON DISABILITA'

Il progetto Leggere per Crescere però non si è fermato ai soli bimbi che passano molta parte del loro tempo in Ospedale, ha guardato oltre fino ad abbracciare quelli che lottano quotidianamente con una disabilità, soprattutto di tipo intellettivo.
In collaborazione, quindi, con il Centro di Educazione Permanente, il Centro Ricerca Intervento Studi Disciplinari sullo Svantaggio e il Dipartimento di Scienze dell'Educazione dell’Università di Verona, Glaxo ha deciso di realizzare una ricerca sperimentale per verificare la possibilità di sviluppare la capacità di lettura nei bambini con handicap intellettivo mediante interventi di educazione speciale.
“Leggere per crescere” nella disabilità nasce quindi come laboratorio di ricerca e "Anch'io so leggere" ne è il primo risultato.
Il volume, edito nel 2005, contiene i risultati della ricerca condotta su 16 bambini di età compresa tra i 3 e i 14 anni con handicap intellettivi con le seguenti diagnosi: sindrome genetica, insufficienza mentale medio-lieve, ritardo generalizzato dello sviluppo mentale, cerebropatia.
I risultati, positivi, conseguiti sono stati specifici per ogni caso e quindi non riassumibili in una sola parametrizzazione, sono contenuti nella ricerca presentata a Roma il 25 ottobre del 2005 con il Patrocino della Commissione Parlamentare dell’Infanzia, di Unicef Italia, di Rai segretariato Sociale, della Federazione Italiana Medici Pediatri, di Anffas Onlus ,della Regione Lazio e del Comune di Roma .

A seguito di questa esperienza, nella primavera del 2006, grazie alla collaborazione della Cattedra di Pedagogia speciale del Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università di Verona e GlaxoSmithKline è stato attuato un corso di formazione sui temi della disabilità e dell’handicap per gli insegnanti della Scuola dell’infanzia della Direzione Didattica delle Scuole dell’infanzia comunali di Vicenza che avevano espresso l’interesse di approfondire questa tematica. La formazione ha avuto luogo a Vicenza e ha visto la partecipazione di numerose insegnanti delle Scuole dell’infanzia.

Successivamente, la Direzione Didattica si è fatta interprete di un nuovo bisogno formativo degli insegnanti, che chiedevano di ricevere non solo una formazione teorica sull’Educazione speciale, ma anche un supporto teorico-pratico nel trattamento educativo di alcune situazioni di handicap presenti nelle scuole, la cui complessità era vissuta dal personale docente con una certa apprensione. La formazione “sul campo”, sentita come esigenza primaria da parte del personale scolastico, ha rappresentato un valido strumento di formazione e di aggiornamento contenente indicazioni concrete di operatività, per migliorare la conoscenza dell’handicap ma soprattutto la capacità di intervento degli insegnanti, alle prese con situazioni percepite come di elevata complessità.
La ricerca azione, sviluppata in un percorso biennale, ha coinvolto oltre 130 educatrici di scuole dell’infanzia comunali di Vicenza, 5 bambini affetti da disabilità e le loro famiglie.
A conclusione della ricerca, che ha occupato l’intero anno scolastico 2006/2007, sono stati realizzati incontri di formazione per tutti gli insegnanti del Coordinamento Scuole dell’infanzia del Comune di Vicenza.
I risultati ottenuti con il lavoro svolto, che ha coinvolto gli insegnanti delle scuole in cui è stato attuato il progetto e le famiglie dei bambini, sono stati raccolti assieme a interventi di specialisti del settore nel “Manuale per insegnanti di sostegno delle Scuole dell’infanzia”, edito da Raffaello Cortina Editore che verrà presentato nel corso del convegno del 23 maggio 2009 presso il teatro Comunale di Vicenza. L’occasione, inoltre, è servita per promuovere le competenze che gli insegnanti hanno acquisito sul campo e per far circolare e rendere fruibile la documentazione del percorso di ricerca, con particolare riferimento alle metodologie di lavoro, alle soluzioni didattiche e al materiale educativo.
Nel 2009 è stato realizzato il convegno “Bambini speciali nella scuola? Porte sempre aperte. Il sostegno a una scuola dell’infanzia per tutti” ed è stato presentato il volume “Una introduzione all’educazione speciale. Manuale per insegnanti di sostegno delle scuole dell’Infanzia” contenente la ricerca-azione condotta in collaborazione con il Comune di Vicenza e le linee guida per gli operatori dell’infanzia che operano con bambini disabili

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