La vita: un bivio continuo tra gioie e dolori

Con la consulenza di Alessandro Cozzolino, Personal Coach

 

Alberghiamo in una dimensione spazio-temporale fatta di millimetri e di istanti che partono dall'infinito e si estendono all'infinito. Una parte di noi è già morta, un'altra sta per nascere, e questo ci rende orfani di ciò che è stato e genitori in attesa di ciò che sarà. 

A nostra insaputa, dentro di noi si celebra ogni giorno un lutto e si gioisce per una nuova nascita, simultaneamente. Le nostre cellule si rinnovano mentre invecchiano e muoiono. I nostri pensieri ci fanno compagnia mentre esultano, si rammaricano, sognano, fantasticano, gioiscono e piangono. È una battaglia quotidiana dove alla fine vince sempre la natura, mai l'uomo. Tutti noi sorridiamo, piangiamo, ridiamo, ci arrabbiamo, ma alla fine sappiamo già come si concluderà il nostro viaggio. Non sappiamo né quando, né in che modo, né dove. Ma sappiamo che accadrà. Arriva per tutti, senza preavviso e senza chiedere il permesso. Una malattia, un incidente, o semplicemente la vecchiaia, e i nostri occhi si chiudono per sempre. Il punto è che non ci rendiamo conto che nasciamo tutti con una malattia cronica che prima o poi ci ucciderà: si chiama Vita. 

Nel vivere quest’avventura, guardiamo spesso indietro con nostalgia e avanti con timore. Ogni giorno il passato ci abbandona e ci lascia soli. Il suo vuoto è illusoriamente colmato da un presente che ci sfugge inesorabilmente e sempre più velocemente, mentre si avvicina un futuro misterioso su cui fantastichiamo spesso con fare sinistro e distruttivo, altrettanto spesso con magnificenza e onnipotenza.

Raramente siamo in grado di accettare la vita per ciò che realmente è. Ci spaventa vivere, forse è questa la verità. Ci spaventa lasciarci andare, mollare i freni, essere liberi e navigare il mare della vita senza bussola. Ci spaventa respirare a polmoni pieni, ci spaventa godere di una vita che può offrirci tutto ciò che nel profondo desideriamo, ma di cui proprio nel profondo abbiamo timore, paura, vergogna, imbarazzo. Vogliamo cambiare ma poi quando arriva il momento o l’occasione giusta per farlo, ci tiriamo indietro.

Passiamo la nostra vita a desiderare, volere, chiedere, pretendere, esigere… ma niente di tutto questo è naturale. L'aria non chiede al vento di soffiare. Le onde non pretendono che il mare le spinga. La terra non esige che il seme germogli. Accade e basta, senza pretese, senza fronzoli, senza inibizioni, senza vergogna. Accade tutto secondo una legge naturale non scritta, non verbalizzata, non etichettata. È semplicemente così: accade e basta. 

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