La psicologia, l’arma vincente di Nico Rosberg

Il numero 6 della Mercedes sottolinea l’importanza della psicologia nello sport riferendosi anche all’ultima corsa disputata in Canada.

Nico Rosberg

A partire dal Gran Premio di Monaco, Nico Rosberg, attuale leader del mondiale, ha messo in chiaro quale strategia intende adottare per battere il più titolato compagno di squadra Lewis Hamilton. Non si parla di duelli a suon di ruotate in pista (come accaduto in Bahrain), ma bensì di psicologia. Il giovane tedesco figlio di Keke conosce i limiti del suo avversario e intende sfidarlo su un piano diverso da quello prettamente agonistico. A partire dal dubbio episodio accaduto nelle Q3 del GP di Monaco, con un Hamilton livido di rabbia, per continuare  il giorno successivo con quella frenata tattica in regime di Safety Car che ha costretto il numero 44 della Mercedes a finire sullo sporco.

Poi il circo della Formula 1 si è spostato in Canada, dove sin dalle dichiarazioni antecedenti alla gara, durante la parata dei piloti, Rosberg ha fatto capire ad Hamilton ancora una volta che, in termini di amicizia, non c’è trippa per gatti. Con le Mercedes in difficoltà per problemi di affidabilità, Rosberg è riuscito a limitare i danni concludendo la gara in seconda posizione, mentre l’ex pilota della McLaren ha cercato più volte il duello, finendo ritirato per problemi ai freni.

Senza dubbio Hamilton non è un campione di fortuna in pista, ma il suo differente approccio alle corse rispetto al compagno tedesco, potrebbe rivelarsi penalizzante sulla lunga distanza, in una Formula 1 che, certamente, non valorizza più gli elementi che infiammano il pubblico del motorsport.

Rosberg ha ribadito a German Press Association  l’importanza di avere punti in classifica sfruttando tutte le occasioni, in un mondiale che fa pagare a caro prezzo i ritiri: “Quando il tuo compagno di squadra ottiene tre o quattro vittorie di fila, ovviamente rafforza la sua posizione…anche per questo è stato molto importante concludere la corsa in Canada, perchè la psicologia è una parte importante dello sport…questi risultati che si hanno alle spalle ti danno quel qualcosa in più, quel po’ di vantaggio che è importante.”

Leave a Reply