La Psicologia dell’Intervento: Psicologi per il Mondo

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Il tema della terza lezione "L'aiuto nelle emergenze degli psicologi" è di importanza basilare per la riuscita di un'emergenza.

Quando i volontari vengono chiamati per un'emergenza, si aprono scenari molteplici che vedono coinvolti molti personaggi dalle vittime, ai parenti delle vittime ai soccorritori.

Tutti in situazioni delicate che devono essere affiancati dagli psicologi.

Psicologi per i Popoli Federazione si propone di:

  testimoniare con azioni e strumenti della psicologia, la solidarietà nei confronti di singoli, gruppi o popolazioni in grave stato di bisogno per calamità, guerre, sottosviluppo, migrazione, negazione dei diritti umani, indipendentemente dalla lingua, dalla religione, dall'etnia, dalla cultura e dal sesso.
Psicologi per i Popoli - Federazione è stata iscritta nell'Elenco delle Organizzazioni di Volontariato del Dipartimento della Protezione Civile (DPR 194/01), «a seguito dell'espletamento delle procedure previste dall'art. 1, comma 4 del DPR 194/01, preso atto della capacità tecnico-operativa di codesta organizzazione».

Che cosa devono affrontare queste figure professionali?

La Psicologia dell’Emergenza .-. Esempio di un terremoto:

"Cerchiamo innanzitutto di proteggere da ulteriori traumi, riorientare le persone confuse, aiutare a ritrovare i propri cari o l'assistenza di prima necessità (cure mediche, cibo, acqua, riparo, ecc.). Soddisfatte le esigenze primarie, lo psicologo può aiutare le vittime a capire quello che è successo, mettere a fuoco le cause, prepararsi a reagire alle conseguenze prevedibili, riprendere o riorganizzare la quotidianità"

Nella storia, partendo da Erodoto, nel 490 a.c.,  che segnalava casi di isteria dopo la battaglia di Maratona, a Seneca che in una delle lettere a Lucillo narrava di il terremoto di Pompei portò oltre alla rovine delle città alla pazzia di molte persone, molte sono le nevrosi avute dai reduci delle varie guerre che si sono succedute nel mondo dalla guerra di Indipendenza Americana alla guerra del Vietnam

La psicologia dell'emergenza nasce nel 1977 quando a Roma il II° Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi riunito in seduta approvò un comunicato, pubblicato nel Giornale dell’Ordine n. 5 IV del novembre 1997, con il quale si invitava l’intera comunità degli psicologi italiani a collaborare, prestando soccorso alle vittime del terremoto dell’Umbria.

Dal 2000 ad oggi: serie di normative atte a favorire l’intervento psicologico in emergenza

Importante il D.P.C.M. 13 giugno 2006: «Criteri di massima sugli interventi Pisco-sociali da attuare nelle catastrofi», pubblicato sulla G.U  n°200 del 29 Agosto 2006.

La Psicologia dell’Emergenza si occupa delle reazioni delle persone e della comunità coinvolte negli eventi critici, per promuovere la salute mentale e per rafforzare e ripristinare le competenze psicosociali.

Ma che cos’è un’Emergenza?..."Ogni situazione in cui è necessario attivare risorse di soccorso fuori dall’ordinario». (L.225/92)

Quali funzioni ha?...: "attivare le risorse (locali, regionali, nazionali".

Ma che cos’è un’Emergenza Psicologica?…«Quando capiamo che la nostra vita è a rischio, o quando capiamo che è a rischio la vita delle persone a noi care». (APA, 1994)

E qual è la sua funzione?...: "garantire la sopravvivenza".

Il Ruolo dello psicologo è di ESSERE UNA BASE SICURA

Quali sono i soggetti di un'emergenza?

Le Vittime:
  Sostenere (Primo Soccorso Psicologico): contenimento e stabilizzazione emotiva
  Connettere: con i servizi del territorio e con la rete sociale;
  Comunicare: bad news, informazioni,

La Comunità
 Smembramento della vecchia rete sociale e ricostruzione di una nuova comunità;
  Difficoltà nel trovare supporto nei servizi locali;
  Perdita di Identità e di Radici.

I Soccorritori
 Depressione;
 Stati d’Ansia;
 Disturbi Stress-Correlati Vicari;
 Intensificazione di problematiche già esistenti (sociali, lavorative, di uso di sostanze).

Quali sono le motivazioni dei Volontari nell’Emergenza?

Motivazione primaria: Altruismo
 «Comportamento che si esercita a beneficio dell’altro, senza che ci si aspetti una ricompensa da una fonte esterna».
 L’altruismo ideale sembra essere associato non solo al dispiacere (per l’Altro), ma anche a una certa irrazionalità, considerando che si agisce contro i nostri interessi.

Chi è il volontario di P.CIV.?
 Il volontario è una persona «normale», non sono richieste doti particolari se non disponibilità ed altruismo.
 Il volontario è una persona che si mette a disposizione per il bene della collettività. E' una persona attenta al suo territorio, lo osserva, lo studia; si preoccupa di segnalare le situazioni che potrebbero portare pericolo.
 Il volontario è un cittadino più consapevole perché conosce i rischi, per gli altri è una fonte preziosa di informazioni ed a volte può diventare un esempio. E' una persona preparata per intervenire durante le emergenze, è pronto a fare la parte del leone come a fare un passo indietro.
 Il volontario è una persona che ama se stesso e la propria gente.
 È una persona che sa che non si può essere mai totalmente pronti alle diverse emergenze, ma si esercita per rispondere in modo consapevole e professionale, in base al proprio ruolo, per la tutela degli altri e per tutelarsi. «Estote Parati»
 La consapevolezza dei rischi e il loro riconoscimento, sono fattori tutelativi per se, per il gruppo, per l’«altro». Questo è uno dei punti cardini che distinguono un volontario da una persona comune.

I rischi a cui va incontro il volontario è il

BURNOUT che è caratterizzato da:
1) Depersonalizzazione: aumentata distanza psicologica tra l’operatore e l’utente che viene percepito negativamente;
2) Esaurimento emotivo: dovuto ad un eccessivo coinvolgimento emozionale, che si svuota;
3) Ridotta autorealizzazione: sensazione di non riuscire più a realizzare le proprie capacità.

Il volontario continuerà a svolgere la propria attività, ma risponderà con reazioni aggressive, apatia, ostilità, distacco, ecc.

Gli psicologi, quindi, sono figure professionali importanti per la riuscita di un soccorso in un'emergenza.

In Abruzzo la Federazione psicologi per il Mondo ha una sede a Chieti  PSICOLOGI PER I POPOLI D'ABRUZZO  di cui Marco Maria Conte, relatore della terxa lezione del Corso Base, dottore in Scienza e Tecniche psicologiche, be fa parte come volontario.
 

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