La psicologia del Natale attraverso il cinema e la letteratura

La conferenza si terrà al teatro anatomico della biblioteca Ariostea

Stefano Caracciolo

Giovedì 22 dicembre alle ore 16.30, presso il teatro anatomico della biblioteca Ariostea, si terrà la conferenza dal titolo ‘Merry Christmas! Psicologia del Natale attraverso il cinema e la letteratura’, primo dei sei appuntamenti a cura di Stefano Caracciolo, ordinario di psicologia presso la facoltà di medicina e chirurgia dell’università di Ferrara, nell’ambito della quinta edizione di ‘Anatomie della mente e altre storie…’, aperto a tutta la cittadinanza.

«Il meccanismo psicologico dell’ augurio e del regalo – spiega Caracciolo – che percorre tutta l’esistenza delle persone fra ricorrenze pubbliche e private e occasioni distribuite lungo tutto l’anno, trova nella ricorrenza del Natale un’occasione speciale e scintillante, ben lontana dal profondo e spirituale significato della Natività in termini religiosi. Del resto il Natale cosiddetto consumistico è stato ampiamente descritto e criticato sia in campo antropologico (Babbo Natale suppliziato di Lévi-Strauss) che letterario (‘Il Natale di Marcovaldo’ di Italo Calvino). Ma chi è davvero Babbo Natale? Perché veste di rosso? Perché la figura di San Nicola/Saant Niklaas/Santa Claus ha potuto così proliferare nell’immaginario collettivo, dal 1809 in poi quando per primo lo scrittore statunitense Washington Irving lo descrisse, come figura intermedia fra il mondo dei grandi e quello dei piccoli? Perché nel 1951 fu impiccato e bruciato nella ccattedrale di Digione, davanti ai bambini del Patronato? È solo una creazione pubblicitaria delle multinazionali? Quale è il significato psicologico del ‘credere’ in Babbo Natale? Una lettura psicologica e psicodinamica ci aiuterà a comprendere i meccanismi più profondi di questi comportamenti, a partire dai significati più veri e autentici delle feste natalizie, fino ad arrivare alla retorica apparentemente commerciale delle musiche natalizie, come il Bing Crosby di White Christmas (Bianco Natale) che è stato il disco 45 giri più venduto nel mondo e che ancora oggi torna in testa alle classifiche di downloading nella patinata versione 2011 di Michael Bublé. Ma anche in queste rappresentazioni del Natale della musica, nella letteratura e nel cinema ritroviamo meccanismi psicologici di grande e inaspettato significato».

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