La Finanza a Treviso: «Non si calca la mano con le aziende in crisi»

ALLARME SUICIDI

La Finanza a Treviso: Non si calca
la mano con le aziende in crisi

Il colonnello De Maio: l’imprenditore debole non va tartassato. La direttiva del comandante: serve cautela

TREVISO—Suicidi figli della crisi, la Finanza si adegua. L’iniziativa parte dal comando provinciale di Treviso: il colonnello Giuseppe De Maio, che a luglio dello scorso anno ha lasciato il comando della polizia tributaria per prendere le redini provinciali dei finanzieri, ha recentemente incontrato i suoi uomini, a partire dagli ufficiali, e ha diffuso una direttiva verbale. In sostanza, se nel corso di accertamenti specifici su un’attivit imprenditoriale dovesse emergere che il titolare in situazioni di provata crisi psicologica, oltre che materiale, i militari sono invitati a procedere con la massima cautela. Senza fermare la campagna serrata contro l’evasione, l’indicazione sarebbe quella di non tartassare le partite Iva e in ogni caso scongiurare sanzioni che possano portare alla chiusura. Colonnello, il periodo dei pi brutti dal punto di vista economico ma l’evasione va combattuta.

In cosa consiste questa sua direttiva? In realt, da qualche tempo puntiamo su interventi centellinati, puntuali, che ci portino a far emergere l’illegalit laddove intollerabile e pericolosa, ma anche quantitativamente elevata. Sparare sul mucchio deleterio e in questo momento storico abbiamo una responsabilit sociale notevole.

Ci sono sanzioni che possono far chiudere un’attivit? Per questo ho chiesto ai miei uomini di usare accortezza nei controlli, sia nelle aziende che per gli scontrini fiscali: non vogliamo che in un periodo di crisi come questo un imprenditore possa fallire perch non in grado di pagare una piccola sanzione.

Una considerazione che inevitabilmente rimanda al caso dei controlli durante la tappa del giro d'Italia: dei baristi sono stati multati perch, nella calca di quelle ore, avevano chiesto a parenti e amici di dar loro una mano dietro al banco. Con l’ispettorato del lavoro abbiamo un’ottima intesa. A riguardo, per, non conoscendo le dinamiche del controllo, preferisco non commentare .

Tornando alla disperazione che potreste generare con un controllo: come interpretate il fenomeno dei cosiddetti suicidi da crisi? Sono fatti che hanno avuto una eco mediatica impressionante. Noi ci siamo posti il problema di capire come comportarci. E ho chiesto ai miei uomini di valutare caso per caso, con sensibilit nei confronti delle persone prima ancora che delle attivit commerciali .

Ad esempio? Se durante un controllo emergono elementi chiari di debolezza da parte dell’imprenditore, che magari gi aiutato da uno psicologo, chiedo ai miei uomini di comportarsi di conseguenza, con maggiore tatto relazionale e sicuramente senza calcare troppo la mano.

Crisi e psicologia a parte, come sono iniziati i primi cinque mesi del 2012? Un dato su tutti sorprende: quello del recupero dell’Iva evasa. Se in tutto il 2011 a Treviso sono emersi 5 milioni di evasione, dopo soli cinque mesi, nel 2012, siamo gi a 40 milioni di euro con una crescita di oltre il seicento per cento. Dati che, va precisato, sono ingigantiti da un paio di maxi operazioni sulle quali lavoravamo da anni e che si sono appena concluse.

E la cittadinanza come reagisce? Si chiama ancora il 117? Registriamo una esponenziale crescita delle chiamate di cittadini che, presentandosi con nome e cognome, denunciano negozianti che non hanno dato loro lo scontrino. Se ci sono le prove, noi procediamo con la verbalizzazione .

Rimane aperto il fronte dei falsi invalidi e di chi approfitta dei contributi pubblici. I protocolli di intesa coi Comuni funzionano? S, hanno piena operativit. Tra l’altro, sempre meno persone chiedono aiuti se sanno che le loro autocertificazioni poi saranno vagliate dalle fiamme gialle.

Psicologia anche questa... Non possiamo fare altrimenti. In periodi come questi, chi ottiene soldi dallo Stato senza averne diritto danneggia l’intera societ.

Mauro Pigozzo
02 giugno 2012 RIPRODUZIONE RISERVATA

Leave a Reply