Intelligenza | Disturbi mentali

Vi siete mai chiesti come mai alcuni degli artisti e dei personaggi più intelligenti della storia, soffrano spesso anche di disturbi mentali? Gli esempi in tal senso abbondano, dallo scrittore e saggista David Foster Wallace, suicidatosi e trovato senza vita in casa una sera del settembre 2008, fino a Vincent Van Gogh, da Buzz Aldrin ad Emily Dickinson, da Ernest Hemingway a Jackson Pollock e molti molti altri. Più volte la scienza ha cercato di trovare una possibile spiegazione al fenomeno secondo cui tanti artisti importanti e pensatori di grande intelletto sono spesso afflitti da disturbi mentali come ad esempio la depressione, il disturbo bipolare e la schizofrenia.

Solo il disturbo bipolare ha ad esempio colpito Van Gogh, Emily Dickinson, Hemingway, ed anche se non è stata formulata un’effettiva diagnosi, molto probabilmente anche Virginia Woolf - annegata nel 1941 – soffriva della stessa malattia.

Viene quasi da pensare che essere molto intelligenti porti con sé anche una sorta di fardello, come una spada di Damocle. Gli esperti hanno inoltre fatto notare che spesso le persone più intelligenti tendono anche a fare uso di alcol e droghe (aumentando così i sintomi dei propri disturbi mentali), mentre, al contrario, le persone di intelligenza inferiore sarebbero al contrario meno propense a bere o a fare uso droghe.

Ebbene, stando a quanto emerso da recenti ricerche, sembra che gli scienziati siano adesso riusciti ad identificare un possibile collegamento biomolecolare tra la curiosità come tratto, e l'intelligenza in generale. In particolare, sembra che a giocare un ruolo importante sia la proteina sensore di calcio neuronale 1, che sarebbe stata associata in un modello animale con la memoria spaziale e con la curiosità. È interessante notare che la stessa proteina è stata collegata anche negli esseri umani che presentano il disturbo bipolare e la schizofrenia.

Altre ricerche confermerebbero poi che problemi di salute mentale come il disturbo bipolare possono essere quattro volte più comuni tra i giovani adulti che ottengono maggiori risultati a scuola. I ricercatori del King College di Londra, in collaborazione con il Karolinska Institutet in Svezia, hanno infatti esaminato dei documenti scolastici nazionali svedesi ed hanno analizzato le diagnosi di questo disturbo negli studenti.

"Abbiamo scoperto che il raggiungimento di risultati più elevati è associato ad un aumentato rischio di disturbo bipolare, in particolare nelle scienze umanistiche e, in misura minore, nelle materie scientifiche", spiegano infatti gli autori della ricerca. La correlazione tra livelli più alti e disturbo bipolare era più forte fra gli studenti che eccellevano in materie come la musica e le lingue. "La scoperta di un'associazione tra un crescente rischio di disturbo bipolare e migliori prestazioni intellettuali è piuttosto sorprendente", sottolineano gli esperti.

Naturalmente ancora nuovi studi dovranno essere condotti per confermare se una intelligenza superiore alla media possa essere effettivamente collegata ad una maggiore possibilità di soffrire di disturbi mentali. Non rimane che attendere ulteriori ricerche in proposito.

    Non dimenticate di scaricare la Blogo App, per essere sempre aggiornati sui nostri contenuti. E’ disponibile su App Store e su Google Play ed è gratuita.

via | Medicaldaily.com

<!-- skip stripping tags -->

© Foto Getty Images - Tutti i diritti riservati

Open all references in tabs: [1 - 4]

Leave a Reply