Incrementare le conversioni facendo leva sulla psicologia: info-grafico

Nonostante i rapidi cambiamenti nelle abitudini di consumo di clienti e utenti, dovute per lo più all’evoluzione dell’IT, gli aspetti psicologici su cui fare leva sono rimasti immutati, almeno secondo l’info-grafico di Pardot – marketing automation provider -, che illustra quali fattori possono incidere positivamente sul tasso di conversione, aumentandolo. I 5 aspetti elencati riguardano i Social, le offerte, l’autorevolezza delle fonti, che, se opportunamente strutturati e implementati, possono avere effetti concreti sulla trasformazione utente-cliente
incoraggiare la condivisione dei dati attraverso la finestra che indichi le opzioni di condivisione, il numero di condivisioni ed eventuali commenti. Data la diffusione e il peso che i Social hanno nelle abitudini delle persone e dato che l’essere umano non ama sentirsi escluso (anche virtualmente), mostrare questi dati può avere l’effetto di avvicinare l’utente al brand, specie se “vede” che la stessa operazione è stata fatta da suoi amici/conoscenti.
il concetto di “perdita” ha sempre avuto un effetto negativo sull’essere umano. E allora quale migliore occasione per incentivare un acquisto o un’azione facendo vedere le opportunità e gli aspetti positivi che potrebbe perdere? Gli use case più utilizzati sono: limitare un’offerta nel tempo (oppure ad un numero massimo di acquisti), oppure spingere all’azione attraverso frasi d’effetto e schemi.
prima di procedere con qualsiasi acquisto, il consumatore si guarda intorno alla ricerca del miglior prezzo e della migliore offerta. Per attirare l’attenzione sull’azienda e spingere il consumatore all’azione, offrire bonus e sconti che facciano comprendere al cliente la validità dell’acquisto
sfruttare la naturale propensione dell’uomo a creare interazioni, per crearne e incoraggiarne di nuove attraverso i Social Network: per esempio con tweet o post che spingono gli utenti alla condivisione o all’azione, oppure incoraggiando gli utenti a connettersi con i social aziendali attraverso “like” e re-tweet, o ancora postando articoli e contenuti che hanno lo scopo di mantenere viva la “relazione”.
le persone seguono suggerimenti e comportamenti di quelli che ritengono leader e hanno autorevolezza: è più facile fidarsi (e quindi decidere di fare acquisti) da un’azienda che viene vista come autorevole nel settore. I suggerimenti per le aziende possono essere: a) introdurre e presentare la propria azienda (o anche persone dello staff) come competente o esperta in un settore; b) attivare partnership strategiche con enti o altre aziende riconosciute a livello nazionale/internazionale.

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