Imprenditori, la crisi stringe Arriva lo psicologo

di Paolo Girotti

Legnano, 1 maggio 2012 - Tempi duri da affrontare, in cui i problemi economici del Paese e le conseguenze che ne discendono creano scompensi che si riflettono sull’individuo, sull’ambito famigliare e sociale: tutti contesti che da un giorno all’altro diventano difficili da affrontare una volta che non si riesce più a far fronte a situazioni in rapido cambiamento.

Le storie individuali che fanno da corollario alla crisi economica solo in questi ultimi mesi sono state messe in primo piano e questo malgrado siano uno degli effetti principali delle difficoltà di questi anni. Silvia Facchetti, psicologa e psicoterapeuta, lavora da anni nella zona e prova a inquadrare la situazione: «Ogni cambiamento sociale e culturale porta con sé anche mutamenti legati alla sofferenza psichica - spiega - e viceversa disturbi che una volta erano considerati tali e oggi non lo sono più. Al di là però dei nomi usati per definire un certo tipo di disturbo ciò che li accomuna è lo stato di sofferenza psicologica che l’individuo vive e il bisogno di poter ritrovare le proprie risorse e potenzialità per poterla affrontare». Il cambiamento radicale dello stile di vita, delle risorse a cui fare riferimento, caratterizzano oggi la situazione di molti: che incidenza possono avere queste difficoltà? «Di certo la situazione economica attuale sta mettendo tutti a dura prova e non stanno passando inosservati i casi di suicidio che la cronaca ci riporta quasi quotidianamente, legati al crollo emotivo e psicologico di chi non riesce più a far tornare i conti della propria azienda, ma anche i conti della propria economia familiare — continua la psicologa —. Il senso di fallimento e di responsabilità, la sensazione di non riuscire a trovare alternative possibili induce a una tale esasperazione che porta a gesti estremi. È importante allora poter parlare di prevenzione anche in ambito psicologico come l’insieme di azioni che consentono di ridurre i fattori di rischio che portano allo strutturarsi di un disturbo più grave».

Alla luce di questa situazione assume un valore ancor più attuale il “Mese dell’Informazione e della Prevenzione Psicologica”, un’iniziativa su scala nazionale e che anche a Legnano avrà i suoi punti di riferimento: «Il Mip che quest’anno è alla sua quinta edizione, nasce proprio dal bisogno di avvicinare la figura dello psicologo al pubblico. Ancora oggi sono molti i pregiudizi legati alla professione che finiscono con il distorcere l’immagine reale della psicologia e dello psicologo — conclude —. Spesso chi intraprende un percorso psicologico fatica a parlarne ad altri perché è ancora presente il timore che andare dallo psicologo significhi essere un po’ matto o “disturbato”. Gli accadimenti della vita spesso ci lasciano senza forze o ci mettono decisamente alla prova: il livello di sofferenza può divenire insopportabile e ledere la qualità della propria vita e delle persone a noi vicine, mentre avere cura di sé significa porre attenzione non solo al benessere fisico, ma anche a quello psichico».

paolo.girotti@ilgiorno.net

Leave a Reply