Il Sacro Cuore venduto al Bo Affare da 3,8 milioni




Rogito con la congregazione firmato dal rettore Zaccaria Nel complesso di via Belzoni aule e laboratori per Psicologia

      Prosegue a pieno ritmo il programma di espansione urbanistica dell’università: giovedì scorso l’ateneo ha concluso la trattativa per l’acquisto del complesso immobiliare Sacro Cuore di via Belzoni.

      Un’operazione da 3.862.000 euro coperta interamente con l’accensione di mutui bancari.

      Il via libera alla trattativa era arrivato dal Consiglio di amministrazione accademico nella seduta del 29 giugno scorso. E sei mesi dopo, con in mano il nulla osta del Cda, il rettore Giuseppe Zaccaria ha così potuto accelerare la compravendita del complesso di proprietà della Provincia italiana della Società del Sacro Cuore, ovvero il braccio imprenditoriale della congregazione religiosa con sede legale e amministrativa in via San Francesco di Sales 18 a Roma. Ed è proprio con i responsabili romani che il Bo ha definito la trattativa arrivando alla firma sull’atto notarile apposta prima della vigilia di Natale.

      Il complesso di via Belzoni acquisito dall’Università si compone di due corpi di fabbrica. Il primo costituito dall’ex chiesa, l’altro dalle porzioni di fabbricato posizionate al piano terra sul lato nord- est dell’edificio. Un’area (dove in passato erano sistemate le ex cucine del convitto delle suore e si svolgevano le attività di asilo nido) in cui l’ateneo realizzerà aule e laboratori per i dipartimenti di Psicologia.

      «La trattativa per l’acquisto degli immobili del Sacro Cuore di via Belzoni era già stata iniziata al momento del mio arrivo – spiega il pro rettore all’Edilizia, Armando Gennaro – esisteva quindi già una perizia a cui si è aggiunta poi una stima firmata dall’Agenzia del territorio. Dopo la ristrutturazione continueranno a rimanere alcuni servizi legati alla facoltà di Psicologia, contemporaneamente se ne affiancheranno anche altri di nuovi».

      Ulteriori spazi saranno recuperati nell’ex chiesa dove dovrebbero sorgere due grandi aule per convegni.

      «Possiamo contare sul piano terra esteso più l’intero volume dell’ex chiesa – aggiunge il pro rettore – inoltre una parte del terreno esterno verrà adibita a parcheggio a uso degli utenti universitari. Infine una parte dell’edificio rimarrà alle suore per l’attività del loro convitto religioso che ovviamente resta in funzione».

      Intanto, sempre nella delibera del Cda di ateneo del 29 giugno scorso, era stata anche prevista la manutenzione straordinaria e messa a norma di alcune aree del complesso Sacro Cuore da destinare al dipartimento di Psicologia “Liripac”.

      L’intervento è stato messo a bilancio per un importo di 320 mila euro. La progettazione è stata affidata al geometra Fabio Pasinato, il coordinatore per la sicurezza l’ingegner Agustin Chiovetta, e la direzione dei lavori al geometra Alberto Santini, tutti afferenti al servizio Progettazione e sviluppo edilizio dell’Università.

      Ora, dopo l’acquisto dell’intero complesso si potrà dare il via ai restanti lavori di recupero, compresa la riqualificazione degli spazi nell’ex chiesa. Ora si tratta di capire quando saranno avviati i cantieri in via Belzoni, ma il programma di espansione urbanistica del Bo non si ferma.

      Matteo Bernardini


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