Garcia, stop alla psicologia: «Giocano i più in forma»

CORSERA (G. PIACENTINI) - «Adesso bisogna riflettere sul fatto di mettere in campo la migliore squadra, con i calciatori più forti non solo sulla carta, ma anche i più in forma». Dopo dieci partite tra campionato e Champions (più quelle con le nazionali), in cui il numero degli infortunati è arrivato in doppia cifra e con altre dodici gare da oggi fino a Natale, per Rudi Garcia è arrivato il momento di tirare le somme. Bisogna ripartire subito dopo la clamorosa sconfitta contro il Bayern Monaco.

In questa prima parte di stagione il turnover attuato dal tecnico francese è stato più psicologico che fisico: la necessità era quella di recuperare mentalmente alcuni giocatori – Destro e Ljajic in questo senso sono gli esempi più lampanti, ma anche su Cole è stato fatto un ragionamento simile – che altrimenti rischiavano di appassire in panchina e di essere persi alla causa romanista, che invece necessita di tutti gli effettivi della rosa.

Oggi c’è da fare un ragionamento diverso, per consentire a chi non sta bene o non è al top della forma di poter tirare il fiato e rimettersi in condizione, ma senza guardare in faccia nessuno. «Bisogna mettere in campo la squadra che farà in modo di vincere la partita» è stata l’indicazione di Garcia, che alla soluzione romantica di far giocare gli stessi 11 che hanno perso con il Bayern, per dare loro il modo di riscattarsi, preferisce quella più pratica di privilegiare i calciatori più «in palla ».

Nel decidere la formazione che stasera affronterà la Sampdoria, Rudi non terrà conto del nome ma dello stato fisico. E se è vero che sotto questo aspetto la partita con i tedeschi non può essere presa ad esempio per nessuno, lo è altrettanto che ci sono alcuni calciatori che hanno più bisogno di altri di fermarsi. Uno è sicuramente Cole, al quale sarà preferito Cholevas. Un altro è Iturbe, il cui recupero è stato forzato proprio perché l’avversario si chiamava Bayern: passata la partitissima, Garcia potrebbe concedergli un turno di riposo.

L’attacco, d’altronde, è l’unico reparto in cui le alternative non sono mai mancate e proprio per questo un turno di riposo potrebbe toccare pure a Francesco Totti. Se poi potesse, per ragioni diverse, il tecnico francese fermerebbe tutti e tre i titolari del centrocampo: per De Rossi vale lo stesso discorso fatto per Iturbe, Nainggolan e Pjanic sono al primo e al secondo posto per minuti giocati in stagione. In attesa dei rientri di Keita (a Monaco il 5 novembre) e di Strootman (dopo la prossima sosta, il 22 novembre a Bergamo) anche a Genova saranno chiamati agli straordinari. A meno che Garcia non decida di lanciare Paredes titolare o di cambiare modulo: col 4-2-3-1 il sacrificato potrebbe essere il bosniaco, con Ljajic (o Totti) alle spalle di Destro e con Florenzi e Gervinho sugli esterni.

Leave a Reply