Filo diretto con i pazienti ecco l’App dell’Ordine

Continuano le iniziative degli psicologi campani, il cui Ordine è presieduto da Raffaele Felaco, per mettere la professione al servizio della società.
“L’11 settembre – annuncia il presidente Felaco dal suo blog – è in programma un grande meeting degli psicologi campani: durante una serata di gala presenteremo alla stampa la nostra ultima invenzione per avvicinare la psicologia ai cittadini e i cittadini agli psicologi”.
L’agenda della ripresa senza anche un’altra scadenza “il 20 settembre – annuncia ancora Felaco – con una conferenza stampa parte la raccolta di firme per la nostra proposta di legge ad iniziativa popolare per lo Psicologo del territorio”.
In occasione del meeting sarà presentata l’App “Trova Psicologi”, un’innovazione tecnologica unica nel panorama nazionale, che consente di consultare direttamente dal proprio telefonino l’albo degli psicologi. L’obiettivo è quello di avvicinare sempre di più i cittadini alla Psicologia e creare un filo diretto anche per la gestione delle emergenze sanitarie.
Sempre a settembre entra nel vivo da settembre il protocollo di intesa contro il disagio a scuola siglato tra l’Ufficio scolastico regionale, guidato da Diego Bouchè e l’Ordine degli psicologi della Campania. Il protocollo prevede la programmazione e la realizzazione di incontri, conferenze e momenti di confronto negli istituti di ogni ordine e grado delle cinque province campane, con gli psicologi dell’Ordine che metteranno a disposizione delle scuole tutto il proprio patrimonio di competenze culturali e professionali per il raggiungimento degli obiettivi al centro dell’intesa, ovvero la gestione di difficoltà con i ragazzi.
Con questo progetto l’Ordine degli psicologi continua il suo percorso al servizio del sociale.
Il protocollo prevede la programmazione e la realizzazione di incontri, conferenze e momenti di confronto negli istituti di ogni ordine e grado delle cinque province campane, con gli psicologi dell’Ordine che metteranno a disposizione delle scuole tutto il proprio patrimonio di competenze culturali e professionali per il raggiungimento degli obiettivi al centro dell’intesa, ovvero la gestione di difficoltà con i ragazzi, anche nei casi di bullismo.
L’accordo nasce dalla constatazione che l’ambito scolastico è, insieme a quello familiare, il principale contesto di sviluppo cognitivo, affettivo e sociale del minore e che è compito della scuola promuovere lo sviluppo di quelle abilità che favoriscono il raggiungimento di una piena maturità personale e della coscienza civica.

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