Benessere psicofisico e autostima sul tavolo del Gruppo Telesforo …

DSC_1480

“La psicologia estetica: guida alla bellezza consapevole”. E’ stato il tema del secondo incontro promosso dal Gruppo Telesforo in occasione del mese dedicato al benessere psicologico. Il seminario, tenutosi sabato scorso nella Sala Conferenze della Nuova San Francesco, ha visto protagonisti il professor Aurelio Portincasa, direttore della cattedra di chirurgia plastica dell'Università degli Studi di Foggia e la dottoressa Ines Panessa, psicologa e responsabile scientifico degli eventi.

La bellezza è un'arma o una difesa? E' la domanda posta dal professor Aurelio Portincasa, all'apertura dei lavori moderati dalla giornalista Mariangela CiavarellaMa cos'è la bellezza? Partiamo dalla definizione della Treccani: la bellezza è ciò che appare o è ritenuto bello ai sensi dell'anima. E' ordine, armonia e proporzioni delle parti.

Una definizione universale che si adatta ad ogni tempo e ad ogni luogo. Ma ciò che era bello nel passato oggi non è più tale, la bellezza stessa ha risentito del trascorrere del tempo e il tempo e la bellezza sono stati interpretati sempre in modo diverso.

Consideriamo la bellezza femminile: si è partiti dall'antichità quando il corpo femminile aveva come unico scopo quello di procreare e quindi seno abbondante e caduco, addome pendulo e abbondante, fianchi larghi, poi via via che col passare dei secoli la percezione della donna è mutata, riconoscendole anche altri ruoli,  è diversa anche la percezione del suo aspetto fisico, seni sodi, vita stretta e fianchi larghi, negli anni '50 lo stereotipo femminile era la donna formosa, ricordiamo la bellissima Sofia Loren, oggi la bellezza è ancor di più cambiata, è bella la donna longilinea, alta e dalle forme armoniose.

C'è quindi stata un'evoluzione dei canoni della bellezza. Ma quanti si ritrovano in questi canoni? Siamo circondati da immagini che ci trasmettono corpi la cui “perfezione” è quasi impossibile da raggiungere presentandoli come armi per la conquista del mondo.

DSC_1504

DSC_1461

DSC_1417

DSC_1414

DSC_1409

DSC_1394

DSC_1381


O maschere per difenderci dal mondo? Ed ecco che comincia il disagio e subentra una distorsione del concetto della bellezza con la rincorsa del bello a tutti i costi. Sono sempre più numerose le persone che si rivolgono alla chirurgia plastica ed estetica e molte volte sono persone ossessionate dalla bellezza e da ciò che essa rappresenta per la società. Il voler assomigliare a qualcuno che si è idolatrato fa propendere il chirurgo al suggerimento di una terapia psicologica piuttosto che chirurgica.

Portincasa ha, infatti, affermato che solo il 30% dei pazienti che visita poi porta in sala operatoria. Ma la bellezza così come la si ricerca, la si deve mantenere e preservare e non solo con la chirurgia. Oggi giorno numerose sono le tecniche che permettono di migliorare il proprio aspetto: fillers, iniezioni di acido ialuronico, peeling, trattamenti con l'acido glicolico, con il laser o con la radiofrequenza.

Anche la dottoressa Panessa ha cominciato il suo intervento con una domanda: perché ci si piace, perché non ci si piace? Da qui si è aperto un mondo. L'autostima fa da protagonista. E' importante imparare a gestire il giudizio degli altri, considerandolo una risorsa e non un danno, valorizzando quello che di bello si è, si fa e si ha. Ogni insuccesso deve occupare lo spazio che trova traendo i giusto insegnamento senza farsi condizionare eccessivamente.

Molti dei problemi derivano,poi, dai paragoni cui ci si sottopone quasi quotidianamente. E' molto facile risultare sconfitte da un paragone con Belen, simbolo della bellezza del terzo millennio, ma è altrettanto facile superarla sostituendo il segnale negativo con uno neutrale (ad esempio: Belen è più alta e magra di me, però abbiamo tutte e due i capelli lunghi).

La non accettazione di sé interviene anche nei disordini alimentari dall'anoressia alla bulimia. Ma come fare per piacersi? Innanzitutto autoaccettandosi e apprezzandosi per quello che si è, qui ed ora, non paragonarsi agli altri, ma nemmeno giudicarli, concedersi una sana risata e concedersi delle coccole, ma soprattutto costruire la propria sicurezza rinunciando alla pretesa di raggiungere la perfezione. Non è bello ciò che è bello, è bello ciò che piace, ma soprattutto è bello ciò che abbiamo dentro. Il Mese del benessere psicologico promosso dal Gruppo Telesforo si concluderà sabato 31 ottobre.

Si parlerà dei disturbi psicosomatici e le possibili soluzioni. A dibattere saranno il dottor Leonardo Lauriola, gastroenterologo, il dottor Alberto Di Michele, dermatologo, il dottor Pietro Corsano, ginecologo e la psicologa Ines Panessa.


Guarda anche

Open bundled references in tabs:

Leave a Reply