Bari – ‘Innovate or Evaporate! Come diventare imprenditore 3.0”’

18/11/11

Bari - 'Innovate or Evaporate! Come diventare imprenditore 3.0”'

A Masseria Lama San Giorgio mondo accademico e imprenditoriale a confronto nel convegno residenziale organizzato da Costellazione Apulia nell’ambito del Progetto Di.Co.Te.
Paolo Cacciari, “esperto di beni comuni”: «Attenzione al mito del progresso e della crescita».

Bari, 18 novembre 2011 Come diventare imprenditori 3.0? Quanto gli imprenditori pugliesi si avvicinano al modello 3.0? Se ne parlerà oggi e domani durante l’incontro “Innovate or Evaporate! Come diventare imprenditore 3.0”, organizzato a Masseria Lama San Giorgio a Rutigliano, nell'ambito del Progetto Di.Co.Te. (Discorsi in Comunità di pratiche attraverso le Tecnologie), promosso da Costellazione Apulia e dal dipartimento di Psicologia dell'Università degli Studi di Bari.

Obiettivo di “Innovate or Evaporate! Come diventare imprenditore 3.0” è riflettere su nuovi modelli di crescita e sviluppo, su come le tecnologie possano impattare sulle pratiche organizzative socialmente responsabili, condividendo casi concreti sul tema della crescita sostenibile.

Tra gli imprenditori e i relatori presenti all’incontro per raccontare la loro storia o guidare i laboratori creativi Michele Buono, regista e autore Rai di Report; Armido Marana, general manager di Zemaonline, Fabbrica Pinze Schio di Santorso (VI); Pietro Vito Chirulli, presidente Serveco (TA) e vice presidente Confindustria Taranto; Adriano Ruchini, presidente Minerva srl; Mandi McKay,assistant sustainability coordinator Sierra Nevada Brewing Co. USA; Eric Ezechieli, fondatore e presidente di The Natural Step Italia ed executive director di The Natural Step International e Paolo Cacciari, architetto, politico e teorico della “Decrescita” autore dei libri “Pensare la decrescita. Equità e sostenibilità” e “Decrescita o barbarie”.

Gli imprenditori che partecipano all’iniziativa condividono il senso dei propri comportamenti in un percorso che si snoda attraverso diverse esperienze: l’ascolto del pensiero di alcuni esperti internazionali, riflessioni individuali e collettive realizzate con metodologie interattive, esperienze all’interno di laboratori creativi finalizzati alla riscoperta di pratiche etiche, di imprenditore 3.0 e nuova cultura d’impresa.

«Abbiamo presentato – ha dichiarato Vito Manzari, presidente del consorzio Costellazione Apulia - esempi reali e testimonianze di imprese di successo, destinate a durare nel tempo grazie a strategie di cambiamento orientate alla sostenibilità. Insomma si vorrà tratteggiare l’identikit dell’imprenditore 3.0, non solo un imprenditore aperto alle nuove tecnologie e alla condivisione (secondo i dettami del web 2.0) ma anche al cambiamento in favore di uno sviluppo sostenibile ed etico. Il rischio del non cambiare e innovare in questa direzione è dunque quello di ‘evaporare’».

«Le innovazioni – ha ricordato Paolo Cacciari, architetto ed esperto di ‘beni comuni’ – sono le azioni che modificano le abitudini e le norme consolidate. Ma, come ogni cambiamento, bisogna vedere in che direzione vanno. Spesso l’ossessione per l’innovazione, il culto del nuovo nascondono una ideologia del ‘faustismo’, il mito del progresso e della crescita. Quindi consiglio di fare attenzione».

«Abbiamo cercato di infondere negli imprenditori – ha dichiarato Beatrice Ligorio, professoressa associata del dipartimento di Psicologia dell’Università di Bari – un senso di potenziamento, ovvero la consapevolezza che non devono aspettare il cambiamento ma che devono essere loro a promuoverlo, insieme a tutti gli attori di un territorio. In tal senso le tecnologie assolvono un ruolo fondamentale grazie alle quali è possibile creare nuovi spazi di incontro».

Leave a Reply