Asl, come comunicare un decesso


corso a san camillo



Il servizio di Psicologia ospedaliera ha avviato gli incontri formativi

      SASSARI. La comunicazione del decesso a un familiare è senza dubbio uno dei compiti emotivamente più difficili per un operatore sanitario. Uno scenario di criticità richiede sia conoscenze tecniche da parte del medico, sia la padronanza di modalità comunicative adeguate. Perciò il servizio di Psicologia ospedaliera e delle Emergenze, in collaborazione con il servizio Formazione della Asl di Sassari, ha avviato una serie di incontri formativi rivolti a medici, psicologi e infermieri che prestano servizio nelle unità operative di Pronto soccorso, 118, Medicina d’urgenza e dei reparti di degenza dei presìdi ospedalieri di Sassari, Alghero e Ozieri.

      Il corso dal titolo “La gestione emotiva e psicologica nella comunicazione di cattive notizie” che si svolge nel Villaggio San Camillo, ha l’obiettivo di fornire le competenze necessarie per gestire al meglio l’impatto che una notizia di morte e/o ferimento di una persona cara possono avere sui familiari e sul loro successivo adattamento. «Gestire al meglio la notizia di un evento drammatico e irreversibile, specie dinanzi alla tragicità improvvisa, è da considerarsi una reale forma di prevenzione secondaria nei confronti delle reazioni di lutto dei familiari – spiega il direttore del Servizio, Fabrizio Demaria – Se la comunicazione è effettuata con poca sensibilità i familiari tenderanno a ricordare quel momento con ancora più rabbia e dolore, sia nei confronti degli operatori coinvolti sia nei confronti dell’amministrazione aziendale. Il tipo di relazione può giocare anche un ruolo importante tanto nella cura del malato quanto nel decorso del trattamento».


      Leave a Reply