Arriva l’estate e qualcosa cambia

Come organizzare al meglio le giornate dei bambini, che hanno a disposizione più tempo libero con la fine della scuola. E come far sentire sempre utili gli anziani di Angela Dassisti

L’estate è un momento di vacanza, di svago e di relax al termine di un anno complesso e faticoso; ma spesso in concomitanza con le alte temperature, al termine delle attività scolastiche e degli impegni quotidiani l’agognato riposo stenta ad arrivare. Il caldo e le vacanze estive, infatti, rappresentano un grande stress poiché richiedono un notevole sforzo di adattamento al cambiamento, proprio in un momento in cui la stanchezza e le poche forze non facilitano il recupero di energie e il riposo.

Generalmente le famiglie si scoprono in difficoltà a gestire i cambiamenti dovuti all’arrivo dell’estate: in primo luogo i bambini si ritrovano senza attività e orari ben precisi alla fine di un anno pieno di impegni e di appuntamenti stabili e regolari. I più piccoli, così, non hanno la possibilità di incontrare i coetanei, spostandosi dalle città nei differenti luoghi di villeggiatura. Le abitudini si modificano soprattutto relativamente agli orari dei pasti e del riposo serale, complice il caldo e la possibilità di dormire più a lungo al mattino.

In genere i bambini, seppure stanchi, tendono ad essere abitudinari; si consiglia, pertanto di mantenere una certa regolarità, organizzando passeggiate all’aria aperta nelle ore più fresche del giorno, stabilendo momenti precisi per attività divertenti, giochi e riposini. È importante ricordare che i bambini hanno bisogno di ricevere una minima organizzazione delle attività giornaliere da parte dell’adulto, poiché questo li rassicura e aiuta loro ad acquisire la consapevolezza del tempo e della sequenza dei momenti della giornata.

Se i più piccoli hanno bisogno di nuove regole, semplici e divertenti, i genitori vanno incontro a una notevole fatica nel tentativo di riorganizzare il tempo dei propri figli in modo che le attività ludiche e ricreative siano conciliabili con gli orari di lavoro. Inoltre, la necessità di concludere alcuni incarichi prima della pausa estiva, coincide con un periodo dell’anno di grande stanchezza fisica e mentale. L’adulto, infatti, a causa del caldo e dell’aumento delle ore di luce, modifica il ritmo di sonno-veglia; dormendo meno può fare affidamento su un numero esiguo di energie e tenderà ad avvertire maggiore affaticamento, irritabilità e lentezza nello svolgimento delle attività quotidiane.

Una dieta sana, fatta di piccoli spuntini, molti liquidi, frutta e verdure, uniti a una leggera attività fisica nelle ore più fresche, possono aiutare l’organismo ad affrontare il caldo e la stanchezza con maggiore vigore. Anche l’adulto ha la necessità di affrancarsi dallo stress di un anno lungo e faticoso, pertanto sarà lecito qualche riposino in più per far fronte al numero di ore di sonno ridotto. Con la bella stagione, inoltre, vengono sospese anche attività di tipo ricreativo, ma notevolmente importanti per le persone sole e le famiglie che accudiscono disabili adulti e restano in città.

Il grande caldo, benché determini una pausa dalle attività lavorative, per alcuni può coincidere con un periodo dell’anno particolarmente pericoloso. Gli anziani, soprattutto in città, risentono notevolmente delle alte temperature. Come i più piccoli, tendono a mantenere stabili alcune abitudini della giornata ma le elevate temperature comportano talvolta uno stravolgimento delle stesse. L’aumento dell’umidità e gli effetti nocivi dello smog amplificati dalla calura, infatti, possono rappresentare uno stress eccessivo per il fisico fragile e provato dall’età di una persona anziana.

Si suggerisce, pertanto, di organizzare i propri impegni nelle ore meno assolate, di mantenere fresca la casa se possibile, altrimenti di recarsi in luoghi dotati di aria condizionata, come supermercati, centri commerciali, centri ricreativi.

I nonni, tuttavia, non possono andare in vacanza; sembra quasi che il loro lavoro cominci proprio nei mesi di giugno e luglio. Se la stanchezza e il caldo possono infierire sulle energie a disposizione degli anziani, il fatto di sentirsi utili e di avere l’impegno di ospiti speciali come i nipotini rappresenta una motivazione all’attività e all’organizzazione. Coloro che non sono più giovani, infatti, si scoprono rinvigoriti dall’impegno e dalla fatica di occuparsi dei bambini, poiché questo permette loro di mantenersi attivi, indispensabili e pienamente coinvolti nel management familiare.

Anche durante l’estate la famiglia costituisce un nucleo importante e fondamentale di aiuto, sostegno e forza. Soprattutto in periodi di vacanza, pertanto, sarebbe utile non lasciare sole le persone anziane, coinvolgerle il più possibile e riconoscere loro la qualifica di saggi ed indispensabili membri attivi di una famiglia.

4 luglio 2012

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