Arrestato per presunti abusi su una 16enne, primario di Bari nega le …

Arrestato per presunti abusi su una 16enne, primario di Bari nega le accuse.

È finito lo scorso 5 febbraio agli arresti domiciliari con l’accusa di violenza sessuale su una sua paziente di 16 anni, abusi che avrebbe compiuto in una stanza dell’ospedale Giovanni XXIII di Bari. Si tratta di D.G., primario 62enne del reparto di Neurologia della struttura pugliese. Il medico è accusato di aver compiuto violenza, lo scorso gennaio, sulla sua giovane paziente mentre la visitava, alla presenza della madre che era di spalle. Lui, oggi, è stato interrogato per circa tre ore dal giudice del Tribunale di Bari e dal pm che ne ha chiesto gli arresti: da quanto si apprende avrebbe negato ogni addebito spiegando quella che è la sua versione dei fatti. Il medico accusato è il responsabile pugliese della Lega italiana contro l’epilessia (Lice) e aveva in cura la ragazza che avrebbe subito la violenza da quando questa aveva solo quattro anni, lui stesso avrebbe spiegato quali sono le condizioni cliniche della giovane.

Le presunte molestie avvenute a gennaio - Al termine dell’interrogatorio, da quanto si è appreso, Michele Laforgia, avvocato difensore del medico, si è riservato di chiedere la revoca della misura cautelare. L’inchiesta nei confronti del primario di Bari è partita dopo una segnalazione fatta all’ufficio inquirente dal servizio di psicologia dello stesso ospedale in cui lavora: sono state la 16enne e sua madre a raccontare a una psichiatra cosa sarebbe accaduto. La ragazzina avrebbe riferito di essere stata palpeggiata nelle parti intime e al seno. A quel punto, dunque, il servizio di Psicologia ha trasmesso la segnalazione alla magistratura. Il medico, finito agli arresti domiciliari, è stato sospeso dal servizio dal Policlinico.

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