I ricercatori danesi hanno recentemente valutato la relazione tra fattori psicologici e gli esiti della fecondazione assistita

07.01.2012. Alcuni studi del Dipartimento di Psicologia e Clinica per la Fertilità dell’Università Aarhus provano come stress e ansia possano ridurre la fertilità nelle donne. Più si è in ansia e peggio è. Lo stress può far diminuire la fertilità nelle donne. A sostenerlo sono alcuni ricercatori danesi del Dipartimento di Psicologia e Clinica per la Fertilità dell’Università “Aarhus”. Gli studiosi hanno condotto una revisione sistematica dei risultati degli studi già condotti in passato relativi al rapporto che c’è tra disagio, stress e angoscia (misurata come ansia e depressione) in donne sottoposte a fecondazione assistita.
Comparando questi studi, i ricercatori hanno potuto valutare la relazione tra fattori psicologici e gli esiti (positivi o negati) delle tecniche di fecondazione assistita. Il confronto si è svolto tra 31 studi di questo tipo. Ciò ha consentito di evidenziare una lieve correlazione tra stress e minor tasso di gravidanza clinica. Non sembra, invece, esserci un’associazione tra stato di depressione e la capacità delle donne di rimanere incinta.Tuttavia, questa ricerca ha qualche limite. Infatti, avere a disposizione dati provenienti da diversi centri di fecondazione assistita non consente di riuscire a confrontarli in maniera chiara a causa dell’eterogeneità dei campioni scelti. Varia, infatti, l’età media, la durata media dell’infertilità e per tipologia dei pazienti infertili che si avvicinavano alle tecniche di riproduzione assistita. Tuttavia, i due ricercatori sono riusciti a estrapolare un dato importante: le coppie che iniziavano il percorso e quindi facevano per la prima volta il tentativo di fecondazione erano meno ansiose e stressate rispetto a chi aveva più tentativi alle spalle.

Alessandro Veronesi
by Infosalute.info, le notizie riguardanti la fecondazione assistita e lo stress

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