Anna Seniga è la candidata delle «Donne per Brescia»


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È Anna Seniga il candidato sindaco per la lista civica «Donne per Brescia». Classe 1957, laureata in Psicologia all'Università di Padova, attualmente cassaintegrata Caffaro, la Seniga si dice pronta a «governare la città». Ne sono convinte anche le compagne Rosanna Stamera, Ilaria Brotto e Daniela Roverselli, che spiegano: «Siamo una lista civica del tutto nuova e non abbiamo nessuno alle spalle, ma siamo qui per fare qualcosa per la nostra città». Le «Donne per Brescia» non sono appoggiate da alcun partito né associazione; il fondamento del loro senso di responsabilità civile è da ricercare, dicono, nella Costituzione Italiana.  L'impegno politico nei confronti di Brescia nasce da un desiderio di «far funzionare le cose», così come le casalinghe sanno fare con gli affari di casa. «Sentiamo una forte esigenza di fare pulizia - aggiunge Rosanna Stamera -, di vuotare le stanze e ricominciare».  NEL PROGRAMMA politico che le donne della lista civica presenteranno ai cittadini due questioni spiccano più di altre: la richiesta al Comune di applicare il bilancio di genere e la proposta di prendere posizione contro la violenza e la discriminazione dall'altro.  Efficienza, efficacia, equità e trasparenza sono gli obiettivi di un'analisi delle attività svolte dall'amministrazione comunale, con particolare attenzione alle modalità di applicazione della parità tra uomini e donne, «poiché - chiariscono le donne della lista - le politiche amministrative non sono neutre e determinano un impatto differenziato su uomini e donne». «Le donne soffrono di un maggior peso sulle loro spalle, che sommato all'allungamento dell'età pensionabile e al restringimento della rete di sostegno, crea iniquità e nuove diseguaglianze» si legge in una nota.  Le «Donne per Brescia» chiedono inoltre al Comune di promuovere, il 25 novembre, giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, una campagna di sensibilizzazione contro la discriminazione e la violenza. «Vediamo che in Italia non si riesce a superare le differenze di genere - evidenzia Seniga - ma noi vogliamo che le donne non si sentano più discriminate». COPYRIGHT

Federica Pizzuto


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