Analisi psicologica della vita: problemi, sfide e pensiero sistemico

Ovvero come trasformare un problema in arricchimento personale. Spesso ci si imbatte in dialoghi su chi governa la vita: siamo fautori di questo percorso o siamo gestiti da qualcosa che sta sopra la nostra volontà?

Vissia Viscomi, psicologa

 

Immagina la vita come un percorso. La partenza è la dove sei nato, l’arrivo è sconosciuto.

Potrebbe essere dietro la prossima curva, al chilometro successivo, oltre l’orizzonte…

E’ la maratona più lunga, più articolata e più sconosciuta che ogni uomo possa compiere.

Si hanno poche certezze, una su tutte regna sovrana: TU HAI ALMENO UN PROBLEMA!!!

Durante il tuo tragitto infatti starai incontrando momenti di smarrimento, intralci inaspettati, incidenti di percorso… situazioni che riassumi sotto la voce “problema”.

Un lavoro che non soddisfa, un compagno che non si trova, una coppia che non evolve, un figlio che non arriva, le finanze che scarseggiano…

Il metodo per affrontare i problemi della vita: chiamali sfide, pensa e agisci in modo “sistemico”

  1. Chiamalo sfida. Inizia con il direzionare la tua mente in maniera diversa, chiama “sfida” il “problema” e ascoltane il suono. È diverso, ha un colore diverso, un suono diverso, un sapore diverso… le parole hanno un potere immenso sulla nostra mente.

  2. Riconosci ed esterna l’emozione. Il primo passaggio, fondamentale per la tua salute, è lasciar uscire l’emozione scatenata dalle sfide più difficili. Esternare l’emozione significa riconoscere cosa “muove la macchina”, cosa alimenta il meccanismo di malessere e prenderne coscienza, per cominciare a smuoversi dalla paralisi iniziale di paura, rabbia, frustrazione, dolore.

  3. Focalizza le conseguenze positive e negative delle tue scelte per affrontare la sfida

Dopo aver esternato l’emozione, per il tempo che ritieni necessario, fermati e domandati “cosa puoi fare ora per fronteggiare questa sfida? Di quali risorse in tuo possesso hai bisogno?”. Comincia a focalizzarti sulle risorse che possiedi, ora sei svuotato dall’emozione, sei libero dall’intossicazione iniziale e puoi cominciare a focalizzarti sulle soluzioni. È la chiamata alle armi che fa la differenza tra chi dall’esprimere l’emozione passa al vittimismo ostentato, e chi decide di vivere la propria vita.

  1. Mostra flessibilità e intelligenza strategica

Hai altissime probabilità che la prima strategia scelta non sia per forza quella vincente. È anche vero che, se così fosse, la tua sfida sarebbe semplice. Cosa fare quindi? Analizza quali sono le variabili intervenute (emotive, comportamentali, esterne) e struttura con estrema flessibilità una nuova strategia, trovando la forza di agire nelle conseguenze positive (per te e per chi ami) che seguiranno la vittoria della tua sfida. Il vittimismo dell’averci tentato e fallito al primo tentativo, anche qui non ti ripagherà, la scelta è tua: che atteggiamento mentale vuoi avere?

  1. L’insegnamento è la linfa della sfida

Ci proverai 1-2-3 volte. Quando dico che il pensiero positivo serve a poco, intendo che non basta sognare, bisogna agire, è la forza dell’azione che (mossa da una predisposizione mentale molto forte) studia le variabili del sistema in cui ti stai muovendo, e oltre a visualizzare (sognare) crea il tuo percorso. Per questo motivo lo chiamo pensiero sistemico: il pensiero legato al sistema che ti circonda.

E infine ci sarà l’epilogo: se vincerai la tua sfida, ricordati di celebrare la vittoria, anche con un piccolo gesto d’amore verso te stesso, per il coraggio, la consapevolezza, la tenacia e la flessibilità dimostrata.

  1. Amplia la mappa del tuo percorso

In realtà non tutte le sfide avranno l’epilogo da te desiderato… e queste saranno le più dure da metabolizzare… ma non per tutti.

Chi nutre il proprio cervello di pensiero sistemico, è capace di “ampliare” il disegno della sfida appena affrontata oltre il proprio percorso.

Ha la capacità di entrare in quell’affresco magnifico ed infinito che è la vita, la forza che sta sopra di te, sopra le mappe che tracci, sopra i tuoi piccoli percorsi di gratificazione terrena.

E chi riesce ad ampliare la propria prospettiva oltre l’ego, allora vede l’insegnamento, vede il vero motivo per cui la sfida gli è stata posta, e allora si nutre di quella luce, di quei colori e comincia a riconoscere risorse che ha mostrato e che non credeva di possedere, nuove possibilità aperte dalla sfida incompiuta (ai suoi occhi), rinnovato amore verso la vita e slancio verso il futuro, attraverso una nuova missione.

E le vittime? Anche in questo caso perseverano nel loro atteggiamento: continuare a piangersi addosso, a parlare di sfortuna, di fato, di destino… mentre la vita, le sfide e gli insegnamenti di crescita scorrono davanti a loro.

 Invitiamo i lettori che intendano esporre problemi psicologici di conoscenti od altri, di inoltrare i quesiti ai quali la psicologa cercherà di rispondere esaurientemente.

Questo nell'assoluto rispetto della privacy e della riservatezza.

La dott.ssa Vissia Viscomi, Psicologa e Life Coach, lavora presso lo studio di Psicologia e Life Coaching di Baveno (Vb) e Domodossola (Vb). Da anni organizza seminari di Coaching (www.vissiaviscomi.info).

Venerdì 6 Aprile terrà a Domodossola un workshop pratico di Coaching e Reiki sulla gestione delle energie. Partecipazione al workshop: € 15. Workshop e pernottamento € 65. Info: www.vissiaviscomi.info

Vissia Viscomi

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