Violenza sulle donne, la storia di Stefania Noce

E’ una storia tristissima quella che ha colpito Stefania Noce, una ragazza di soli 24 anni, e Paolo Miano, il nonno di 71 anni, uccisi ieri pomeriggio a Licodia.

Una vicenda che ci fa venire i brividi e che ci porta a riflettere su come basti veramente un attimo per stravolgere la nostra vita. L’omicida è Loris Gagliano, uno studente della facoltà di Psicologia all’università La Sapienza di Roma, coetaneo di Stefania.

Un ragazzo descritto dal suo storico compagno di banco del liceo di Caltagirone, Vincenzo Ampolo, come “una persona molto riflessiva e poco impulsiva, mai violento, un amico”. Un amico che si è trasformato in un mostro. Cosa è potuto succedere a Vincenzo per portarlo a compiere questo orribile gesto? Stefania voleva lasciarlo e lui invece voleva continuare ad amarla. Sarebbe stato questo il motivo che ha scatenato questo folle gesto. Un delitto passionale quindi, quelli che oramai sembrano essere diventati quasi una routine. Una rabbia anormale, scatenata dal rifiuto di una giovane ragazza che ancora aveva una vita davanti per continuare ad amare.

Storie che non riesco a capire. Come può un uomo che ti ama, solo perchè non accetta più che la vostra storia sia finita, ucciderti? Come fa quell’uomo a guardare la donna che ama e allo stesso tempo volere la sua morte?

E’ paradossale, eppure di queste violenze ne sentiamo parlare ogni giorno in televisione, le leggiamo quasi continuamente sui giornali, sono all’ordine del giorno insomma. Loris Gagliano adesso è in stato confusionale quindi non si riesce a ricostruire bene come siano andate le cose. Si presume intanto che il nonno di Stefania sia stato ucciso perchè aveva tentato di salvarla da quella furia omicida che aveva colpito il suo ragazzo.

Ma evidentemente placare quella rabbia cieca non è stato possibile.

 
Violenza sulle donne, la storia di Stefania Noce


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