Uomini non capiscono le donne

Perché a volte è così difficile per uomini e donne intendersi, quasi parlassero una lingua del tutto differente? E' un problem di tipo culturale, di tipo genetico, è la psicologia maschile troppo distante da quella femminile?

Ma soprattutto, più di tutto, le donne sono davvero così complicate e inintelligibili per un maschio "qualunque" eterosessuale e con scarsa dimestichezza con la sua parte femminile? Vediamo di provare ad andare più a fondo in quello che è ormai diventato un facile cliché ottimo per battute e fulminanti aforismi.

"Gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere" è stato un best seller mondiale e ha reso ricco il suo arguto autore, John Gray, ma anche contribuito a trasmettere un messaggio fuorviante: che uomini e donne siano, per intrinseca natura, impossibilitati a comprendersi in modo profondo. E' davvero così?

La teoria del libro, però, si basava su una verità inconfutabile data per acquisita, ovvero che uomini e donne, proprio come provenissero da pianeti diversi, siano diversi, ovvero ragionino e si comportino secondo modalità differenti, quando non opposte, perché la loro natura è questa è non la si può modificare.

Per questa ragione, nei rapporti interpersonali, in particolare di coppia, è indispensabile partire dall'accettazione di questa difformità di fondo per trovare un punto di incontro e convivere in armonia. Anche usando l'ironia, oltre ché la comprensione. Nella vita di tutti i giorni, però, non si vive per dimostrare "teorie" valide sempre, ma si impara a relazionarsi con le persone per quello che sono.

E la vita di tutti i giorni ci insegna che non solo uomini e donne sono diversi in quanto appartenenti a generi diversi, me che ogni essere umano, maschio o femmina che sia, è diverso da chiunque altro e che tale diversità talvolta può essere talmente eclatante da lasciarci sbigottiti.

Ogni persona è unica e si comporta in modo peculiare, sebbene cerchi di uniformarsi alle regole della società in cui nasce e cresce e si basi sull'educazione e sugli esempi ricevuti. Per questa ragione se gli uomini non capiscono le donne è perché gli è stato insegnato così, non tanto e non solo perché davvero ragionino o "sentano" in modo così diametralmente opposto. Convinti di non poterci comprendere, non si sforzano neppure troppo per farlo.

Capire la persona che ci sta di fronte significa avere uno sviluppato grado di empatia, che è quella qualità che si sviluppa già nell'infanzia e che permette di interpretare e sintonizzarsi sulle emozioni dell'altro.

Secondo alcuni studi scientifici le donne, grazie al ruolo degli ormoni femminili, sarebbero più naturalmente empatiche, e quindi più inclini a mettersi nei panni dell'altro, ovvero, in questo caso, dell'uomo che amano. Per un uomo anche per via del tipo di educazione ricevuta, è invece più difficile, ci sono delle resistenze culturali a mettersi in gioco sul piano delle emozioni, a riconoscerle e mostrarle senza vergogna.

Per questa ragione, a mio avviso, è difficile che un uomo capisca una donna nel vero senso della parola finché non avrà preso contatto con la sua parte emozionale più profonda. Non è, quindi, una questione di tipo "genetico", ma di tipo comportamentale. Un uomo empatico è un uomo più sensibile, più attento, e quindi un uomo che saprà capire la sua donna anche dai suoi silenzi. La domanda è: esistono uomini così? La risposta spetta a voi.

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Foto| via Pinterest

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