Università: tornano i test di ammissione all’università tra tensioni e …

Assieme ai test tornano le polemiche per il nuovo metodo di assegnazione di bonus e punteggi

E’ tutto pronto: anche per quest’anno, sta per ripartire la battaglia dei test di ingresso all’Università, incubo ma anche speranza per i tanti studenti che passano tra le grinfie degli esami di settembre che vedranno protagonisti i neo diplomati. A Roma si parte domani con Psicologia, mentre mercoledì sarà la volta delle Professioni sanitarie. Dopo una breve pausa, il 9 settembre si svolgerà, invece, il mega test di Medicina e Chirurgia e Odontoiatria. Gli aspiranti camici bianchi si confronteranno con 60 quiz, con cinque opzioni di risposta, di cui 5 di cultura generale, 25 di ragionamento logico, 14 di biologia, 8 di chimica e 8 di fisica e matematica.

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Alla Sapienza, che offre in tutto 153 corsi di laurea, 109 magistrali e 12 lauree a ciclo unico, oltre a 245 master, gli aspiranti dottori sono 7.101 e i posti disponibili appena 909: ce la farà, in media, uno studente su sette. A Tor Vergata gli iscritti sono 2.248 per soli 262 posti: passa uno su otto. Il 10 settembre, infine,sarà la volta della prova di Architettura, la quale nella capitale un calo di domande. Ancora 60 i quesiti: 5 di cultura generale, 25 di ragionamento logico, 12 di storia, 10 di disegno e rappresentazione, 8 di matematica e fisica.

Sia per Medicina che per Architettura i quiz sono predisposti da una commissione chiamata dal Miur. I singoli atenei, invece, prepareranno le domande per le facoltà a numero chiuso locale o per i test di orientamento non vincolanti che si protrarranno fino ai primi di ottobre. Quanto ai risultati finali, debutta la graduatoria unica nazionale. Il posto verrà assegnato in base alle opzioni segnalate dallo studente.

Quest’anno, assieme alla novità, ci sono anche le polemiche: contestato il cosiddetto bonus maturità, che calcola i punti assegnati ai neodiplomati più bravi che hanno raggiunto un risultato di almeno 80/100 all’esame di Stato con un voto comunque superiore a quello dell’80 per cento dei propri compagni. Può capitare, però, che di due studenti con lo stesso voto ma iscritti in due sezioni diverse, uno abbia diritto al bonus e l’altro no. Questo sta creando diversi disagi e parecchie polemiche e si prevede un settembre caldo di ricorsi e contestazioni.

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