Università Palermo, trovate apparecchiature del dopoguerra …

Poligrafo

E’ un ulteriore segno dell’abbandono. Del non rispetto di chi a sacrificato una vita allo studio e alla ricerca. Ed è ancor più grave, quando tutto questo, ha l’impronta dell’amministrazione pubblica. Parliamo di un ritorvamento di apparecchiature di inestimabile valore, ritrovati in alcuni seminterrati  dell’Università di Palermo. E tutto ciò, grazie alla tenacia di Silvana Miceli, docente di Psicologia generale e di Storia della psicologia nella stessa Università, nominata nei giorni scorsi responsabile scientifico della costituenda collezione di strumenti di psicotecnica.  Gli strumenti di pregio di Psicotecnica, sono stati ritrovati nei seminterrati nell’edificio 15, sede del Dipartimento di psicologia dell’Ateneo palermitano.  Attrezzature che addirittura furono utilizzate dall’Istituto di psicologia palermitano già dai primi anni del dopoguerra.

“Si tratta di apparecchi di enorme valore – afferma con soddisfazione la Miceli – lasciati inutilizzati per molti anni nei seminterrati. “Oggi il Dipartimento vuole ridare luce ad un progetto che fu molto caro al professore Giovanni Sprini – aggiunge – considerato il ‘padre’ della Psicologia a Palermo, fondatore del corso di laurea all’Università di Palermo; e a lui dedichiamo questo lavoro”.  Il direttore del Dipartimento, Stefano Boca, spiega che “la programmazione degli interventi, così come il progetto di restauro e di esposizione pubblica prevista all’interno delle strutture del dipartimento, saranno realizzati grazie ad un lavoro di concertazione tra studenti, tirocinanti e professori”.  Prossima mossa, “l’accreditamento con il Sistema museale d’Ateneo, sempre più attento al recupero dei beni proprietà dell’università siciliana”. Il progetto in questione, beneficia dell’iniziativa ministeriale Italia Lavoro. Una tirocinante, Giovanna Caiozzo, infatti, nei prossimi mesi si occuperà di catalogare gli strumenti e definire un piano di esposizione pubblica, prevista all’interno. “Riteniamo che l’esposizione di tale collezione – conclude la Miceli – assuma una valenza culturale e storica di grande rilievo, non soltanto per gli studenti dei nostri corsi di laurea ma anche per tutti i cultori della psicologia e della psichiatria, consentendo l’individuazione di alcuni dei percorsi storico-scientifici seguiti dalla nostra disciplina”.

 

Giovanni Sprini

Chi era Sprini Il professore Giovanni Sprini è morto il 15 novembre 2010. Fu docente di Psicologia Generale presso il corso di laurea da lui stesso fondato in Psicologia dell’Università degli Studi di Palermo e Decano della Facoltà di Scienze della Formazione. Laureato nel giugno 1959 in Filosofia presso l’Università di Palermo, insegnò nelle università di Catania, Enna, Messina e Palermo. I suoi ultimi insegnamenti erano la Psicologia Generale, la Metodologia della ricerca e la Psicologia dell’orientamento e della formazione proprio presso l’Università di Palermo, oltre che supplente di Psicologia Generale presso l’Università di Enna. È stato visiting professor presso Lovanio e Losanna. Innumerevoli sono le collaborazioni con riviste scientifiche, nazionali ed internazionali, e le sue pubblicazioni sulla psicologia generale e metodologica, l’applicata con le misurazioni dell’intelligenza, la ricerca sociale e lo studio sul mondo del lavoro e dei fenomeni ad esso legati.

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