Università di Trento da 10 anni accanto a bambini e adulti autistici

Dalla ricerca alla pratica clinica: workshop venerdì 8 novembre a Rovereto

A parte l'interpretazione di Dustin Hoffman nel film «Rain Man - L'uomo della pioggia», del 1988, che era riuscita a richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica sull'autismo, in generale si parla poco delle difficoltà che devono affrontare bambini e adulti affetti da questo disturbo e le persone che sono loro accanto. 
Forse anche per questo il Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione (ODFLab) del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell'Università di Trento è diventato un punto di riferimento, in Italia e anche a livello internazionale, per la ricerca sugli indicatori precoci della patologia e per la gestione dell'autismo lungo le varie fasi della vita, dalla prima infanzia all'età adulta.
 
«Oltre all'autismo – spiega Paola Venuti, responsabile del Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione – nel laboratorio da dieci anni studiamo le basi cerebrali che determinano il modo diverso con cui mamme e papà rispondono agli stimoli, alle facce e al pianto dei propri figli.
«Le differenze tra maschi e femmine nel rispondere agli stimoli dei bambini si sono riscontrate grazie agli studi sul cervello dei genitori condotti con la risonanza magnetica e con la TMS (Transcranial Magnetic Stimulation) in collaborazione con i ricercatori del Centro interdisciplinare Mente/Cervello sempre dell'Università di Trento e attraverso la tecnica NIRS (Near Infrared Reflectance Spectroscopy) utilizzata da nostri colleghi giapponesi del RIKEN Brain Science Institute e del Department of Neurobiology and Behavior of Nagasaki University, che tra l'altro parteciperanno al workshop per il decennale insieme a ricercatori statunitensi del National Institute of Child and Human Development di Bethesda con i quali abbiamo altre collaborazioni.»
 
Paola Venuti riprende: «L'utilizzo di tecniche di neuroscienze ci ha permesso di approfondire anche come il pianto dei bambini con autismo attivi aree diverse del cervello rispetto al pianto di bambini con sviluppo tipico. Da ciò la messa a punto di interventi clinici a supporto dei genitori che hanno figli con problemi di sviluppo».
 
I dieci anni di attività del Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione diventano, quindi, occasione per dare conto degli studi, svolti anche in collaborazione con istituzioni statunitensi e giapponesi, delle conoscenze acquisite e di una serie di attività realizzate con scuole, associazioni e cooperative per favorire l'integrazione sociale e la comunicazione di piccoli e grandi affetti da disturbi dello spettro autistico.
L'appuntamento è venerdì 8 novembre con la giornata di studio e incontro "Dalla ricerca alla pratica clinica" che si terrà nell'aula magna di palazzo Istruzione a Rovereto (corso Bettini, 84) dalle 9 alle 19. L'ingresso è libero.
 
La giornata è articolata in due parti. Le relazioni del mattino, in lingua inglese, dalle 9 alle 13, sono incentrate sui progressi relativi agli studi sul cervello dei genitori e sono rivolte a persone impegnate in attività di ricerca.
Il programma del pomeriggio, dalle 15 alle 19, in lingua italiana, sul tema «Disturbi dello Spettro Autistico dalla diagnosi al progetto di vita», è rivolto invece a genitori, studenti, scuole, cooperative sociali, e alle varie strutture del territorio interessate.
Tra le esperienze che saranno esposte, oltre a iniziative realizzate nelle scuole, le attività di ricerca in collaborazione con l'Ospedale Bambin Gesù di Roma, le attività della fattoria sociale dell'Associazione Conca d'Oro Onlus di Bassano del Grappa e quelle della cooperativa sociale Il Ponte di Rovereto dedicate a giovani e adulti con autismo.
 
All'apertura della sessione del mattino interverranno Innocenzo Cipolletta, presidente del Consiglio di Amministrazione dell'Università di Trento, e Alessandro Quattrone, prorettore per il supporto alla ricerca dell'Università di Trento.
Per i saluti del pomeriggio sono attesi Giovanna Sirotti, assessore alla formazione e al patrimonio civico dei saperi del Comune di Rovereto, e Luca Surian, direttore vicario del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell'Università di Trento. 
 
Programma della giornata di studio e incontro di venerdì 8 novembre.
ll Laboratorio di Osservazione Diagnosi e Formazione (ODFLab) è un'unità operativa del Dipartimento di Psicologia e Scienze Cognitive dell'Università di Trento. Svolge attività di ricerca, di formazione e di applicazione clinica nell'area della psicopatologia dello sviluppo, della disabilità e del disagio socio-emotivo. Il Laboratorio organizza annualmente, in collaborazione con l'Università di Trento, dei master sull'autismo.
Ulteriori informazioni sul Laboratorio.

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