Università ai blocchi di partenza al via i test per 20mila candidati

ROMA - Si parte oggi, si finisce martedì prossimo. Dieci giorni, otto corsi di laurea in ballo, oltre ventimila canditati a caccia di un posto da matricola nelle facoltà blindate. È il momento dei test d'ingresso per gli studenti romani, è il momento decisivo. Si parte oggi con Psicologia, domani invece toccherà ai candidati della Luiss, l'università di Confindustria: 260 posti in palio per i tre corsi di laurea in Economia, Giurisprudenza e Scienze Politiche. Migliaia i candidati che si sfideranno all'hotel Ergife a partire dalle 15 per sottoporsi al quiz. Mercoledì sarà la volta delle Professioni sanitarie. Poi un breve stop per il week end, per ricominciare lunedì 9 settembre, con l'appuntamento più richiesto e allo stesso tempo più esclusivo: il test di Medicina e Chirurgia. Stessa data per Odontoiatria. Chiudono martedì 10 settembre gli aspiranti architetti.

BOOM DI ISCRITTI
Dai test di Medicina arriva un segnale in controtendenza rispetto al calo degli iscritti registrato dalle università romane negli ultimi cinque anni (-15mila studenti rispetto al 2008): sia alla Sapienza che a Tor Vergata infatti il numero di aspiranti dottori è in crescita rispetto al 2012. Nell'ateneo di piazzale Aldo Moro gli iscritti alla prova di ammissione sono 7.101, 268 in più dell'anno scorso, quando le domande presentate si erano fermate a 6833. Incremento che rende ancora più difficile riuscire a centrare uno dei 909 banchi disponibili, a cui bisogna aggiungere una quota di 59 banchi riservata agli studenti provenienti da paesi extracomunitari. Facendo due conti, le porte della facoltà si apriranno solo per un esaminando su sette. Ancora peggio va a chi ha deciso di tentare a Tor Vergata, dove invece i candidati sono 2.248: 572 in più rispetto ai 1676 di settembre 2012. Qui i posti disponibili sono 262, divisi tra Medicina e Odontoiatria. A passare quindi sarà soltanto un ragazzo su otto. Non tutti i corsi di laurea però sono così richiesti. La facoltà di Architettura della Sapienza, per esempio, registra un segno rosso: dalle 2022 domande del 2012 si è passati alle 1.501 del 2013. Un calo netto: meno 25% di iscritti ai test.

I QUIZ
Per Medicina e Architettura le prove saranno uguali in tutta Italia. Agli studenti verrà proposto un quiz elaborato direttamente dal Ministero dell'istruzione che consentirà di raggiungere 90 punti mentre gli altri 10 saranno attribuiti in base al tanto discusso Bonus maturità, un "extra" concesso a chi all'esame di Stato del liceo ha preso da 80 centesimi in su, ma solo nel caso in cui il voto dello studente sia superiore a quello dell'80 per cento dei suoi compagni di classe. I candidati di Medicina si confronteranno con sessanta domande, con cinque opzioni di risposta: otto di chimica, altre otto di fisica e matematica, cinque di cultura generale, venticinque di ragionamento logico e quattordici di biologia.

LE PROTESTE
I test devono ancora cominciare, ma c'è già chi è pronto a fare ricorso. Il sindacato universitario Udu, vicino alla Cgil, a partire da oggi mette a disposizione degli studenti un servizio gratuito per una prima assistenza legale tramite uno studio di avvocati romano. «I problemi che si possono verificare sono tantissimi», spiegano dall'organizzazione studentesca, che ha organizzato una sorta di "Guida al test corretto" che gli studenti possono consultare per capire se durante la prova tutto si svolge regolarmente. Per presentare ricorso d'altronde basta poco, sottolineano dell'Udu: «Basta una domanda mal annerita che non viene conteggiata, oppure un quesito mal formulato o con più risposte esatte. Poi ci sono studenti che non riescono ad immatricolarsi per problemi burocratici e formali, causati da comunicazioni non tempestive. Altrimenti possono esserci irregolarità durante la prova, a partire dalla mancata o erronea attribuzione del bonus o del punteggio del test». La prima consulenza è gratuita, fanno sapere dall'Unione degli universitari, che si impegna fin da subito ad «organizzare ricorsi collettivi per diminuire i costi a carico degli studenti».

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