Il profilo di un bambino e l’interno della sua mente, coloratissima, è la chiave per interpretare il doodle che Google dedica oggi ad Anna Freud, figlia del celebre Sigmund, di cui ricorre il 119esimo anniversario della nascita.
Il logo della home page del motore di ricerca è disegnato con poligoni colorati che potrebbero richiamare a una mappa astratta della psiche dei bambini, così diversa da quella degli adulti. Non a caso l’esperta di psicoanalisi infantile Anna Freud fu la prima a identificarne le differenze salienti tra i disturbi dei `grandi´ e quelli dei bambini, che richiedevano un diverso approccio e un diverso metodo di valutazione.
La studiosa scrisse sull’argomento moltissimi studi e articoli indicando ad esempio nell’assenza di un rapporto con la madre una causa di ritardo dello sviluppo psichico del bambino. Inoltre fu caposcuola della scuola psicoanalitica detta di «Psicologia dell’Io», che ebbe molta fortuna negli Stati Uniti.