Tu sei qui: RubricheConoscersiOltre i luoghi comuni chi è lo …

a cura della dott.ssa Ilenia Perillo* - Nella quotidianità sempre più frequentemente lo psicologo e la psicologia sono chiamati in causa, a volte in modo consapevole ed appropriato, altre volte, invece, nel gergo comune, se ne fa un uso improprio; nell'immaginario collettivo, infatti, non raramente lo psicologo è il "medico dei matti", lo "strizzacervelli".

Per tentare di fare chiarezza su queste false credenze cerchiamo di capire chi è Lo Psicologo. È un professionista che ha conseguito la laurea quinquennale in Psicologia, ha svolto un anno di tirocinio ed, infine, ha superato l'Esame di Stato necessario per l'iscrizione all'Albo professionale degli psicologi, mediante la quale, si ottiene l'accesso alla professione. Facendo riferimento all'articolo 1 della Legge n. 56 del 1989 sull'Ordinamento della professione di Psicologo, l'attività dello psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito.

Le sue competenze riguardano l'intero arco di vita dove si inseriscono le diverse fasi di sviluppo. L'attività dello Psicologo ha come fine ultimo la salute ed il benessere della persona, della coppia e della famiglia, mediante l'individuazione e l'attivazione delle risorse e delle potenzialità, la prevenzione del disagio; favorisce, inoltre, il cambiamento nonché una più consapevole ed adeguata relazione con se stessi e con l'altro.

Nella vita di tutti noi si manifestano momenti particolarmente delicati, passaggi critici, crisi di sviluppo o adattamenti agli eventi più significativi (gravidanza, nascita di un figlio, separazioni, lutti, menopausa, attività lavorative, attività scolastiche, etc...). Tali eventi, se non adeguatamente gestiti ed affrontati, potrebbero, in taluni casi, compromettere il proprio benessere, generando disagi e preoccupazioni.

Alla luce di quanto detto, si possono rivolgere a tale figura professionale quanti vivono situazioni di disagio, stress, difficoltà relazionali, affettive, sessuali, problemi di autostima, difficoltà di gestione delle emozioni, e quanti desiderano migliorare la propria qualità di vita, favorendo una riduzione delle difficoltà ed un amento della consapevolezza circa le proprie potenzialità.

Richiedere una consulenza psicologica potrebbe rappresentare il primo passo verso la risoluzione di problematiche che minano il proprio benessere; una possibilità per incrementare e scoprire le proprie risorse, aumentare la propria autonomia al fine di affrontare e gestire consapevolmente le sfide che quotidianamente ci troviamo a fronteggiare. Spesso, però l'imbarazzo, i pregiudizi lo stigma sociale, la paura dell'ignoto portano ad avere una certa riluttanza nel ricondursi alla figura dello Psicologo, tuttavia, richiedere una consulenza psicologica significa provare ad individuare una soluzione, rivendicando il proprio diritto al benessere psicologico.

*Psicologa, Esperta in Psicologia Scolastica e dei Disturbi Specifici di Apprendimento

Leave a Reply