Topolini, immigrazione e intolleranza

Caro Severgnini,
sul problema immigrazione e intolleranza ben rammento una lezione di Psicologia sociale – 1974, tempi non sospetti alla Statale di Milano – dove il docente riportava questo esempio: “In una cassetta – quindi in uno spazio ben descritto e confinato – abita una famiglia di 10 topolini bianchi. Se ne aggiunge uno nero e viene accettato dal gruppo, due idem, con il terzo iniziano problemi di vivacità. Al quarto inizia la lotta per il possesso del territorio che sfocia in aggressività e ferocia. Ecco, noi siamo fatti così! Questo fenomeno è ben noto perché in fondo anche noi siamo animali, evoluti fin che si vuole ma pur sempre animali. Vi è da ricordare che nell’uomo vi è la cultura, il buon senso, la solidarietà, vi sono i buoni sentimenti come l’educazione e l’amore verso il prossimo. Il che significa che l’asticella del punto di aggressività, in funzione di queste cose, si sposta più in alto; poi, dopo una certa soglia, scatta anche lì un qualcosa che senza chiamarla aggressività la si può chiamare rifiuto, fastidio, intolleranza. E’ quello purtroppo un punto di non ritorno. Punto! Ora se nell’esempio ben noto ci mettiamo che il grosso dei flussi migratori sono fatti di persone di fede musulmana da cui purtroppo provengono la quasi totalità dei terroristi, l’asticella della tolleranza si abbasserà ulteriormente. Il tema, ne sono consapevole, è molto complesso anche perché la liquidazione di Saddam Hussein e Gheddafi l’hanno perpetrata gli americani in primis, poi Regno Unito e Francia hanno completato l’opera, destabilizzando tutta l’area. Ora che il problema è scoppiato in tutta la sua virulenza, ma era già scoppiato decenni prima con le truppe di terra in Iraq e con le balle di Colin Powell per poter invadere l’Iraq per la presenza di armi di distruzione di massa e similia… che si fa? In Usa, Francia e UK tutti si sono sfilati per convenienza o poca memoria, e NESSUNO
che gliele ricordi a muso duro queste cose! Adesso l’UE ci dice “vedremo”!!, ma per il momento arrangiatevi! Si parla di un costo di 2600 euro a passaggio, nel 2014 sono arrivate in Italia 170mila persone, il tutto pari a 442 milioni di euro. Caro Severgnini, sa quante armi, bombe e corruzione e finanziamenti ai tagliagole si riescono a fare con questa montagna di soldi? Lei che è una persona colta, non pensa che l’intolleranza che sta scattando in Italia è perché siamo arrivati ad un numero tale di “topolini neri” che i “topolini bianchi” iniziano ad esser intolleranti?

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