Terrorismo e terremoto: quali le conseguenze sul benessere …

Terrorismo e terremoto: quali le conseguenze sul benessere psicofisico della collettività?

Nell’arco di 48 ore l’Italia è stata sconvolta da terribili e inaspettati fatti di cronaca che hanno gettato nel panico la popolazione. E il bombardamento mediatico di immagini e fotogrammi di violenza e tragedia può scuotere nel profondo il benessere psicologico dei singoli individui e della collettività.

Nelle persone più vulnerabili, come i bambini o gli adolescenti, possono presentarsi sintomi molto simili ad una sindrome chiamata da stress post traumatico, ma denominata dagli esperti 'compassion fatigue' (stanchezza della compassione). Si tratta di un rischio cui è esposto soprattutto chi è già particolarmente stressato, che può vivere in modo anomalo ed eccessivo la partecipazione al dolore e alla sofferenza di chi è stato colpito da una tragedia.

Ma esiste anche uno stato di stress post traumatico che può colpire le popolazioni che hanno vissuto un evento tragico: incubi, ansia ricorrente, paure sono le prime manifestazioni causate dall’esposizione ad immagini e notizie drammatiche. E stando a uno studio condotto in Nuova Zelanda dallo psicologo Ian de Terte, non sarebbero a rischio solo le persone che guardano regolarmente la tv e i telegiornali, ma anche quelle che leggono le notizie sui giornali o le ascoltano alla radio.

Ma da cosa è causata la sindrome da stress postraumatico? Le ricerche condotte in questo ambito hanno mostrato che il responsabile dell’eccessivo carico di ansia è causato da una anomala produzione, da parte dell’amigdala, di ormoni legati alla risposta allo stress e alla paura, il che comporta un’alterazione dello stato emotivo.

Per chi è direttamente coinvolto in terremoti o atti terroristici sono di aiuto gli psicologi dell’emergenza, opportunamente formati per offrire supporto in situazioni estremamente critiche, che possono traumatizzare la collettività e gli individui. In questo ambito gli psicologi intervengono su tutta la collettività, semplificando la comunicazione, riattivando i servizi territoriali e aiutando le persone a riprendere in mano la propria vita anche da piccoli gesti quotidiani, per recuperare fiducia nel futuro.

E’ ciò che sta accadendo, ad esempio, in questi giorni a Brindisi, dove gli psicologi stanno accompagnando gli studenti al reintegro a scuola dopo che una bomba è esplosa davanti all’edificio uccidendo una giovane studentessa, o in Emilia Romagna, fortemente colpita dal terremoto.

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